Resoconti Assemblea

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Resoconto del 19 aprile 2018

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo che, in seguito a quanto discusso nell’ultima Assemblea relativamente al modello di finanziamento del sistema universitario, è opportuno costituire un apposito gruppo di lavoro su questa tema, invitando i Rettori a manifestare nelle prossime settimane il proprio interesse ad aderirvi.

Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Con riferimento all’apertura della Banca dati offerta formativa delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria a.a. 2017/2018, l’Assemblea approva la seguente mozione da inviare al MIUR:
La Conferenza dei Rettori delle Università italiane, presa visione della nota del MIUR Dipartimento per la Formazione superiore e per la Ricerca – Ufficio VII Scuole di specializzazione, di cui all’oggetto, tenuto conto della necessità di anticipare, rispetto allo scorso anno accademico l’effettuazione delle prove di ammissione alle Scuole di Specializzazione, tenuto conto dei tempi ristretti che la nota assegna per la riapertura della Banca dati sull’offerta formativa, tenuto altresì conto della complessità delle procedure necessarie e della concomitanza con altre importanti scadenze accademiche, preso atto delle perplessità e criticità fatte presenti da numerosi Atenei,
chiede alla Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della Formazione superiore:
1. di prolungare l’apertura della Banca dati per almeno due ulteriori settimane, al fine di consentire agli Atenei l’immissione dei dati richiesti;
2. di voler chiarire la effettiva durata del periodo di adeguamento per le Scuole accreditate in via provvisoria a mente del D.M. 402/2017, stabilito “fino alle fine dell’anno 2017/2018 delle Scuole (compreso)”, che questa Conferenza intende fino al dicembre 2019 incluso;
3. di voler chiarire che tale termine di adeguamento sia a valere anche per le Scuole già accreditate per le quali si sia reso successivamente necessario procedere ad adeguamenti
La CRUI, infine, raccomanda agli Atenei interessati di voler utilizzare questo periodo di riapertura della Banca dati unicamente per le finalità indicate nella nota ministeriale in oggetto
.”

Intervento del Presidente dell’ANVUR, Prof. Paolo Miccoli - Interviene alla seduta il nuovo Presidente dell’ANVUR, Prof. Paolo Miccoli, il quale illustra all’Assemblea le principali linee di indirizzo che saranno seguite dall’ANVUR sotto la sua Presidenza.
Varie, eventuali e sopraggiunte - Il Rettore Rugge ricorda che durante le due ultime Assemblee della CRUI si è convenuto che la Conferenza dia vita a una sua unità per la promozione all’estero del sistema della formazione superiore italiana: l’unità CRUI-International.
Questa organizzazione e il suo assetto sono intesi come preparatori dell’Agenzia più volte preconizzata nei documenti strategici sia del MAECI che della CRUI stessa. Si ritiene infatti che sia urgente costituire un soggetto inclusivo di MAECI, MIUR, CRUI e altre istituzioni che promuova adeguatamente il sistema della formazione superiore e della ricerca italiana.

Per dare concretezza a questa idea, la Giunta ha ritenuto opportuno istituire un Gruppo di lavoro composto dai Rettori o dai loro prorettori delle seguenti università: Bari, Bologna, Calabria, Trento, Firenze, Macerata, Napoli Orientale, Palermo, Pavia, Roma Tre, Salerno, Sassari, Torino, Venezia.

Per quanto riguarda invece i rapporti tra CRUI e UUK, la Giunta ha ritenuto opportuno coinvolgere le seguenti università: Bologna, Milano, Napoli “Federico II”, Padova, Roma La Sapienza, Torino.

Come illustrato in un appunto predisposto dal Rettore Uricchio distribuito all’Assemblea, a partire dal 25 maggio 2018 avrà applicazione il Regolamento europeo n.2016/679 avente ad oggetto la Protezione dei Dati (GDPR, General Data Protection Regulation) con il quale l'Unione Europea ha inteso rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini e residenti nell'Unione Europea, sia all'in-terno che all'esterno dei suoi confini.

Anche le Università sono destinatarie della normativa europea e pertanto devono provvedere a individuare e formare figure professionali incaricate della responsabilità dei dati personali e degli altri soggetti inseriti nella stessa organizzazione chiamati a trattare e organizzare i dati. È di tutta evidenza che resta ferma l'autonomia organizzativa e normativa delle istituzioni, come le Università, che ne sono dotate ma allo stesso tempo queste dovranno dotarsi di propri regolamenti e provvedere a definire responsabilità e modalità di accesso e protezione dei dati.
L’Assemblea ritiene pertanto necessario che la CRUI avvii una riflessione sul tema e definire forme di collaborazione istituzionale con l'Autorità garante della protezione dei dati e con gli enti anche consortili che operano nella gestione dei dati (Cineca, ad esempio), oltre che definire percorsi formativi idonei.
 

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Resoconto del 22 marzo 2018

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo che al termine dell’Assemblea odierna si terrà la presentazione del libro “Salvare l’università italiana”, alla presenza degli autori.

Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Con riferimento alle Scuole di Specializzazione dell’Area Sanitaria, l’Assemblea ritiene opportuno sottoporre all’attenzione del MIUR le seguenti osservazioni:
“1. Costituzione del corpo docente delle SdS

Il Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68 (D.I. 68/2015), pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU) il 3.6.2015, prevede, all’art. 4, co. 2, che il corpo docente delle Scuole di Specializzazione (SdS) debba comprendere almeno due professori di ruolo nel settore scienti-fico disciplinare di riferimento della tipologia della Scuola stessa.
L’Art. 6, co. 3, del suddetto D.I. 68/2015 dispone, in via transitoria, per non più di 3 anni, che il corpo docente possa comprendere un solo Professore di Ruolo del settore scientifico disciplinare di riferimento della tipologia della Scuola.
Considerato che la decorrenza dell’obbligatorietà delle leggi e dei regolamenti è fissata dall’art. 10 delle “Disposizioni sulla legge in genera-le” del Cod. Civ. e dall’art. 73, co. 3, Cost., al 15° giorno successivo a quello della pubblicazione dell’atto nella GU, [salvo che non sia altri-menti disposto], il periodo transitorio dei 3 anni, per il quale è ammessa la presenza di un solo Docente, decorerebbe, quindi, dal 18.06.2015 fino al giorno 17.06.2018.
Tuttavia, l’art.3, co. 3, ult. p., del D.I. 68/2015, prevede che “con successivo e specifico decreto verranno identificati i requisiti e gli standard per ogni tipologia di scuola, nonché gli indicatori di attività formativa ed assistenziale necessari per le singole strutture di sede e della rete formativa ai fini dell’attivazione della Scuola”.
In forza di quest’ultima disposizione è stato emanato il Decreto Inter-ministeriale 13.06.2017, n. 402 (D.I.402/2017), pubblicato in GU il 14.07.2017 il quale all’art. 8, co. 2, dispone che “[……] l’Osservatorio nazionale, in alternativa all'immediata proposta di diniego di accredita-mento, potrà concedere sino a un massimo di due anni per consentire l’adeguamento agli standard, ai requisiti minimi di idoneità e agli indica-tori di performance richiesti dal presente decreto. Nelle more dell'adeguamento potrà essere concesso un accreditamento provvisorio, [………]”.
L’Allegato 2 del D.I. 402/2017 conferma che i requisiti di docenza rientrano fra i requisiti minimi di idoneità, valutati dall’Osservatorio Nazionale ai fin dell’accreditamento delle SdS.
Ai sensi del citato art. 8 D.I. 402/2017, con Decreti della “Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore Ufficio VII”, tutte le Scuole di specializzazione hanno ricevuto l’accreditamento definitivo e/o provvisorio ovvero diniego di accreditamento, a decorrere dalla data di protocollazione dei decreti stessi.
Per i casi di accreditamento provvisorio, da tale data, decorrono i due anni per consentire l’adeguamento agli “standard, ai requisiti minimi di idoneità e agli indicatori di performance”, tra cui i requisiti di docenza.
Pertanto, il periodo transitorio di cui al D.I. 68/2015 (18.06.2015 – 17.06 2018) è da intendersi superato e prorogato dai Decreti di accreditamento e dai 2 anni ivi concessi ai fini dell’adeguamento, in considerazione che tale termine è posto sulla base del D.I. 402/2017, successivo e del medesimo rango del D.I. 68/2015, sulla base del principio secondo il quale la fonte successiva nel tempo prevale su quella precedente (art. 15 delle "Disposizioni sulla legge in generale" del Cod. Civ.).
2.Costituzione del corpo docente delle SdS aggregate
A norma del art. 3, co. 7, del D.I. 68/2015, “Le Scuole di Specializza-zione possono essere istituite ed attivate anche in collaborazione con altre Facoltà/Scuole di Medicina/Strutture di raccordo universitarie comunque denominate di altre Università, al fine di assicurare una vantaggiosa utilizzazione delle risorse strutturali e del corpo docente, previa stipula di apposita convenzione. La sede amministrativa della Scuola è la sede presso cui la Scuola è attivata; presso tale sede devono essere presenti le risorse finanziarie, strutturali e di personale docente occorrenti al funzionamento della scuola stessa, anche per i fini di cui all'art. 3, comma 10, del D.M. n. 270/2004. Le altre sedi universitarie appartengono alla rete formativa di cui ai precedenti commi del presente articolo”.
L’interpretazione letterale e restrittiva di detta disposizione comporterebbe che la sede amministrativa abbia già tutti i requisiti per la sostenibilità della SdS e che le Università aggregate siano ridotte, in subordinazione, a mero ruolo di unità di rete formativa.
La disposizione, tuttavia, si può interpretare, in via estensiva, nel solco della ratio della disposizione stessa, individuata nella proposizione di assicurare una vantaggiosa utilizzazione delle risorse strutturali e del corpo docente delle SdS in collaborazione.
La ratio così individuata trova attuazione negli accordi di collaborazione tra le Università, che, in virtù delle caratteristiche proprie di tali tipi di accordi, congiuntamente e nel comune interesse, istituiscono la SdS, nominandone una sede amministrativa.
Ciò è confermato dalla nota del Direttore Generale della ”Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore Ufficio VII” del 5 luglio 2017, n. 19071, che all’ultimo paragrafo prevede che “Eventuali accordi finalizzati alla istituzione e attivazione di Scuole in collaborazione tra più Atenei devono, pertanto, essere raggiunti dagli Atenei stessi preventivamente, portando dunque all'attenzione dell'Osservatorio e del MIUR una unica proposta di accreditamento di Scuola che avrà una rete formativa che coinvolgerà tutti gli Atenei raggruppati nell'accordo finalizzato all'attivazione della singola Scuola (Scuola che, in ogni caso, avrà come sede amministrativa la sede presso cui la Scuola è attivata, così come espressamente recita il ridetto co. 7 detl'art.3 del D.M. n.68/2015)”.
Detto paragrafo chiarisce che l’accordo di collaborazione istituisce e attiva comunque una “Unica Scuola”, che, ai sensi del suddetto art.3, co. 7, del D.I. n.68/2015, è costituita dall’insieme delle risorse finanzia-rie, strutturali e di personale docente delle università in collaborazione nel rispetto e in attuazione della ratio sopra indicata.
In altri termini, dal combinato delle suddette disposizioni regolamentari e della nota ministeriale esplicativa si deduce che la collaborazione non può attuarsi se non condividendo e mettendo a disposizione reciproca le risorse di ogni Università ai fini del sostentamento della Scuola.
Allo stesso Osservatorio, peraltro, è demandato, ai fini dell’accreditamento, valutare la Scuola così istituita come “Unica Scuola”
In definitiva, la ratio in questione trova esplicita attuazione anche nella previsione di un unico corpo docente, costituito dall’insieme dei docenti del settore scientifico disciplinare della università firmatarie dell’accordo di collaborazione.
È rimesso all’impianto regolamentare degli accordi di collaborazione disciplinare il funzionamento e le modalità operative e decisionali della SdS, nel rispetto della normativa applicabile in merito.
3.Proroga scadenza inserimento convenzioni Banca Dati
Con riferimento alla nota prot. n. 36160 inviata in data 22 dicembre 2017 da codesta Direzione relativa all’inserimento nella Banca Dati delle convenzioni con le strutture sanitarie per il consolidamento della rete formativa delle scuole di specializzazione accreditate ai sensi del D.I. 402 del 13 giugno 2017, si richiede,  in considerazione del gran numero delle stesse, della pluralità dei soggetti coinvolti nella stipula e della necessità di produrre corposa documentazione amministrativa a supporto, una proroga della scadenza, ad oggi fissata al 25 marzo 2018.
Si segnala che per un certo lasso di tempo, a cavallo delle passate elezioni politiche, l’attività amministrativa in ambito regionale e delle strutture sanitarie ha subito un inevitabile rallentamento.
Si registra inoltre una notevole difficoltà da parte delle U.O.C. a redigere gli allegati contenenti gli standard specifici previsti dalla norma.
Tutto quanto sopra valutato, in considerazione delle imminenti festività pasquali, si richiede di valutare l’opportunità di prorogare la scadenza a data non antecedente il 30 aprile 2018.


Varie, eventuali e sopraggiunte - Su proposta del Rettore Zara, l’Assemblea delibera di inviare al MIUR le seguenti osservazioni con riguardo alle criticità relative all’acquisizione dei 24 CFU:
Cogliendo l’auspicio manifestato da questo Ministero con la nota prot. 3675 in data 7/02/2018, di un maggiore coordinamento tra le Istituzioni universitarie interessate all’erogazione dei percorsi formativi per l’acquisizione dei 24 CFU e delle connesse attività, la CRUI ha effettuato un’analisi sullo stato dell’arte dei percorsi avviati.
Da tale approfondimento è emerso che sugli Atenei grava un considerevole sforzo organizzativo e didattico per l’erogazione di questi percorsi formativi e per le attività di riconoscimento dei crediti già acquisiti, a fronte di un’esiguità delle risorse disponibili e delle numerosissime richieste degli utenti interessati al prossimo concorso ordinario per l’accesso al FIT; il tutto reso ancora più difficile da un contesto normativo ancora transitorio.
La CRUI esprime, infatti, la preoccupazione di una puntuale ed omogenea applicazione della normativa attualmente vigente e l’incertezza nel reiterare una nuova edizione dei predetti percorsi formativi in tale quadro normativo transitorio. In proposito, ravvisa la necessità di acquisire chiarimenti e riscontri in merito ai seguenti punti:
-è indispensabile conoscere la tempistica per l’avvio del concorso ordinario per l’accesso al FIT al fine di rilasciare in tempo utile le certificazioni finali e le dichiarazioni, di cui, rispettivamente al comma 5 e al comma 7 dell’art. 3 del D.M. 616/2017;
-è importante l’avvio delle attività della Conferenza Nazionale per la formazione iniziale e l’accesso alla professione docente di cui all’art. 14 del d.Lgs. 59/2017, con particolare riguardo all’organizzazione, funzionamento e programmi dei percorsi FIT e proposizione degli ordinamenti didattici dei corsi di specializzazione;
-è auspicabile l’adozione di misure atte a garantire condizioni di sostenibilità, salvaguardando così la qualità dei percorsi formativi e non costringendo gli Atenei ad operare con procedure emergenziali, sia in termini di strutture che di risorse disponibili. Ciò, anche, in considera-zione dell’attivazione di un prossimo ciclo del percorso contestualmente all’erogazione di CFU curriculari nei corsi di laurea e di laurea magistrale riconoscibili ai fini del D.M. 616/2017
”.

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Resoconto del 22 febbraio 2018

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo che la Giunta ha eletto quali Vice-Presidenti della CRUI i Rettori Lucio d’Alessandro ed Eugenio Gaudio, ai quali l’Assemblea formula calorose congratulazioni.
Il Presidente comunica altresì che la Giunta ha delegato il Rettore Carpinelli ad occuparsi delle attività della Commissione CRUI per la Cooperazione allo sviluppo, tenuto conto dei molteplici impegni già assunti dal Rettore Rugge quale delegato per l’internazionalizzazione.
Il Presidente comunica infine che la Giunta ha valutato positivamente la proposta di costituire presso la CRUI un Coordinamento dei delegati per i Poli Universitari Penitenziari, delegando ad occuparsene il Prof. Franco Prina dell’Università di Torino.

Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Il Presidente riferisce che sono in fase di pubblicazione il Decreto Ministeriale relativo ai criteri e modalità per la ripartizione delle risorse e l’attribuzione dell’importo una tantum ai professori e ai ricercatori di ruolo previsto dall’articolo 1, comma 629, Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (a titolo di parziale compensazione del blocco degli scatti stipendiali disposto per il quinquennio 2011- 2015) e il Decreto Ministeriale riguardante il piano straordinario 2018 per il reclutamento ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b) della Legge 240/2010.

Intervento dell’On. Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Interviene alla seduta l’On. Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che si sofferma sulle principali tematiche attinenti al sistema universitario italiano, con particolare riguardo agli interventi posti in essere dal suo Dicastero.


Varie, eventuali e sopraggiunte - In relazione alla comunicazione inviata da CERTIPASS a CRUI, MIUR e università italiane riguardante il tema delle certificazioni, l’Assemblea approva la seguente risposta:

Con riferimento ai contenuti della Vostra missiva di cui in oggetto, si sottolinea come la competenza a riconoscere CFU spetta esclusiva-mente alle Università ai sensi dell’art. 5 comma 7 del DM 270/04 secondo criteri determinati dalle Università stesse. Quindi non esiste alcun automatismo, né alcun riconoscimento ex ante.

Per quanto riguarda la CRUI, essa non può attestare la qualità di quanto proposto da enti o società. Un eventuale accreditamento spetta al MIUR sulla base di quanto proposto dall’ANVUR.
Pertanto, la Vostra richiesta rivolta direttamente ai Rettori per cui “an-che la certificazione informatica EIPASS (European Informatics Passport) sia riconosciuta, nell’Ateneo da Lei retto, come titolo valido per il rilascio di CFU e/o per l’esonero dall’esame di informatica” non è, in generale, coerente con le politiche di riconoscimento dei CFU. Nessuna certificazione informatica consente l’acquisizione automatica di CFU, né l’esonero completo da un esame di accertamento.

Va sottolineato, inoltre, che riconoscere certificazioni esterne non significa obbligare lo studente a procurarsele (“sono obbligati ad acqui-stare anche la certificazione ECDL”). Lo studente universitario non in possesso di certificazione esterna accede gratuitamente ai corsi e/o materiale didattico e sostiene i relativi esami presso il proprio ateneo. In ogni caso, il riconoscimento di CFU (non solo per le competenze informatiche) è subordinato al soddisfacimento di obiettivi formativi e di garanzie in merito alle modalità di accertamento delle conoscenze e competenze acquisite, stabilite dai corsi di studio in base alle specificità di ciascuno di essi.

Per quanto riguarda le competenze informatiche di base, coerente-mente con la nota dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, prot. 0034763 del 22/5/2009, il sistema universitario nazionale mira ad evitare “un livellamento e un’equiparazione, di fatto non motivati, tra tutte le certificazioni informatiche esistenti nel mercato”.

In generale, i criteri per il riconoscimento si basano sul syllabus e sulle modalità di aggiornamento di esso in ragione dell’evoluzione tecnologica, nonché sulle modalità di accertamento (incluse sedi di esame qualificate, identificazione dei candidati e adeguata sorveglianza). È inoltre ritenuta importante l’attestazione, da parte di un soggetto terzo neutrale, della competenza, dell’indipendenza e dell’imparzialità degli organismi di certificazione che le università riconoscono. Tale soggetto In Italia è Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento.
In conclusione, non si ritiene praticabile una valutazione a priori delle certificazioni presenti sul mercato né in ambito CRUI né nell’ambito di ogni singolo ateneo in quanto, come detto, i requisiti sono specifici di ogni singolo corso di studio
”.
 

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Resoconto del 18 gennaio 2018

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, riferendo che la Ministra Fedeli interverrà alla prossima Assemblea della CRUI in programma il 22 febbraio.
Il Presidente comunica altresì che l’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca (ADI) ha invitato la CRUI a dedicare, a partire dal prossimo bando di concorso per il dottorato di ricerca, una borsa di dottorato a Giulio Regeni in ogni università italiana. L’Assemblea valuta positivamente la sollecitazione pervenuta ed invita tutti i Rettori ad attivarsi affinché ogni ateneo possa adempiere a quanto richiesto.


Situazione legislativa e provvedimenti in corso - L’Assemblea si dichiara d’accordo sull’opportunità di chiedere all’ANVUR di rendere pubblici i giudizi estesi riguardanti i Dipartimenti di eccellenza, al fine di rendere possibile a tutti i Dipartimenti di acquisire la valutazione dei propri progetti.
Con riferimento al contenzioso delle Università sul tema riguardante gli specializzandi medici, l’Assemblea ritiene opportuno inviare alla Ministra Fedeli una lettera in cui la CRUI rappresenti viva preoccupazione per gli esiti del citato contenzioso, che minaccia di gravare ulteriormente sui bilanci degli Atenei coinvolti, chiamandoli a far fronte ad oneri che paiono conseguenza di altrui inadempimenti, chiedendo altresì di dedicare al tema uno specifico incontro, al fine di individuare le migliori iniziative per giungere ad una soluzione condivisa, auspicando che si possa in tal modo evitare l’ulteriore (ma altrimenti inevitabile) fase del contenzioso, nella quale gli Atenei indebitamente condannati rivolgeranno le loro domande risarcitorie a tutti i Dicasteri ritenuti responsabili.

Bilancio preventivo CRUI 2018 - Il Segretario Generale illustra il bilancio preventivo CRUI 2018, corredato dalla relativa relazione tecnica, che viene approvato all’unanimità dall’Assemblea.
Varie, eventuali e sopraggiunte - Il Rettore Rugge, delegato per l’internazionalizzazione, illustra all’Assemblea la versione provvisoria del Rapporto “L’internazionalizzazione della formazione superiore in Italia. Le università”, invitando tutti i Rettori a far pervenire entro il 25 gennaio proprie segnalazioni su eventuali sviste o, con riferimento al capitolo “Sintesi, considerazioni, proposte”, indispensabili integrazioni. Il Rapporto sarà presentato entro la prima metà di febbraio, in una veste definitiva, a autorità e interlocutori. L’Assemblea approva inoltre la seguente mozione concernente il punto cruciale del tema “promozione all’estero”: “L’internazionalizzazione delle università italiane è da anni un processo in crescita, per impatto e articolazione. Soprattutto interessante è il fenomeno dell’attrazione in Italia di studenti internazionali. La CRUI è da sempre impegnata nel sostegno a questo processo.
Da ultimo, ciò viene sottolineato dal Rapporto CRUI “L’internazionalizzazione della formazione superiore in Italia”. In questo documento è peraltro richiamato come sia cruciale che l’Italia si doti di una struttura di promozione all’estero del suo sistema di formazione superiore. Vi è bisogno – si afferma nel Rapporto - di un soggetto istituzionale che “concepisca, coordini, sostenga e realizzi le azioni di promozione necessarie”.
Tale esigenza era stata sottolineata, a suo tempo, dalla “Strategia per la promozione all’estero della formazione superiore italiana”, adottata all’inizio del 2017 dal MAECI e dal MIUR. Vi si legge: “è giunto il momento che l’Italia irrobustisca e articoli la struttura di supporto alla rappresentazione dell’università italiana nel mondo”. Allo scopo di sostenerla sono stati anche, per la prima volta, stanziati appositi fondi. La stessa ANVUR ha inserito tra i parametri di valutazione degli atenei la numerosità degli studenti esteri iscritti ai corsi di studio.

È però urgente ora che vengano intrapresi passi concreti. In particolare, è indispensabile procedere alla progettazione e all’impianto della “struttura” sopra menzionata. Così come è indispensabile che nelle azioni da svolgere venga coinvolto, in modo efficace e puntuale, il sistema delle università. L’obiettivo non più rinviabile – e di interesse per tutto il Sistema Paese – è infatti un’adeguata rappresentazione nel mondo dell’importante realtà e delle forti potenzialità del sistema dell’alta formazione in Italia. Tale obiettivo ci vede in forte ritardo rispetto a sistemi comparabili al nostro. La CRUI assicurerà il proprio supporto alle iniziative in questo ambito, eventualmente avanzando proposte e progetti
.”
 

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