Stefano Paolo Corgnati - Rettore del Politecnico di Torino

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Composizione del Gruppo di Lavoro

Biblioteche e Didattica

CAVALIERI Piero - Castellanza LIUC - Coordinatore

  • COPPOLA Paola
    Roma Tor Vergata
  • DE VESCOVI Patrizia
    Palermo
  • MIGLIORE Sandra
    Università di Torino
  • NICOTRA Valeria
    Sassari
  • PERUZZI Marcella
    Urbino
  • PETRUZZELLI Vincenzo
    Bari Politecnico
  • RICUPERATI Annalisa
    Torino
  • ROVELLI Roberto
    Palermo
  • SCARAMUZZINO Manuela
    Cassino
  • SCOLLO LAVIZZARI Marco
    Roma LUSPIO
  • STACCONE Lucia
    Roma Tre
  • TAMMONE Isabella
    Foggia
  • TESTONI Laura
    Genova
  • TUFANO Gabriella
    Roma Sapienza
  • VALENTINO Daniela
    Salerno
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Biblioteche - Didattica

Riunione 1 luglio 2019

Composizione Gruppo di Lavoro
Information Literacy per l’apprendimento permanente. Linee Guida

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Il Gruppo di lavoro intende porsi al servizio delle biblioteche universitarie per evidenziare e divulgare le esperienze positive di ruolo attivo delle biblioteche per l'apprendimento e la didattica e per cercare di proporre soluzioni nei casi in cui le biblioteche incontrino difficoltà oggettive a svolgere tale ruolo."

"Le biblioteche accademiche sostenute nell’ultimo decennio dalle tecnologie digitali e dal consolidarsi del modello formativo ‘user centered’, sono divenute ambienti attivi di apprendimento, assumendo funzioni complesse a sostegno e integrazione della formazione superiore e della ricerca.

In linea con le politiche della UE nell’ambito dello Spazio Europeo per l’Istruzione Superiore (SEIS), la cui ossatura è costituita dal sistema delle competenze e dagli obiettivi di apprendimento, le biblioteche possono essere utilmente coinvolte nella filiera dell’organizzazione didattica, partecipando attivamente ai processi informativi, con servizi, corsi e iniziative volte a sviluppare l’information literacy degli studenti, per l’acquisizione di competenze generaliste (generic skills), trasversali alle aree disciplinari, utili per tutta la vita (long life learning).

Secondo il modello europeo, sarebbe auspicabile incardinare le attività di information literacy (IL) nei curricula dei diversi corsi di studio universitari, analogamente a quanto è accaduto per la computer literacy.

Il gruppo di lavoro ritiene che debba essere altresì affrontato il tema della ‘circolazione’ dei materiali didattici in formato elettronico (course packs,ecc.), poichè una appropriata gestione della loro produzione, acquisizione, aggregazione e diffusione, svilupperebbe ulteriormente l’apprendimento autonomo degli studenti.

L’attuale sistema di valutazione e assicurazione della qualità degli atenei (AVADL19/2012) in atto presso le università italiane, introdotto dalla legge di riforma 240/2010 e affidato all’ANVUR: (i) riconosce il valore di una didattica inclusiva volta alla costruzione sociale di competenze per la vita, anche mediante la realizzazione di un ecosistema digitale per l’apprendimento che integri le risorse informative offerte dalle biblioteche con le piattaforme elearning e gli altri sottoinsiemi informativi di ateneo (job placement, orientamento, segreterie studenti, ecc..);

ii) avvia (in forma sperimentale) il progetto TECO (TEst sulle COmpetenze) per la valutazione in uscita delle competenze di carattere generale degli studenti, al fine di verificare l’efficacia ‘esterna’ del processo formativo ad almeno un anno dalla laurea.

E’ la prima volta nel nostro paese che il sistema di valutazione universitario misura l’output e l’outcome (seppure attraverso il criteri di crossaction), oltre che le procedure e gli input. Va ricordato infatti che il susseguirsi di riforme che ha investito l’università italiana negli ultimi dieci anni non aveva apportato mutamenti sostanziali agli ordinamenti didattici e all’approccio formativo.

La definizione degli obiettivi formativi espressi nei termini dei ‘Decrittori di Dublino’ era presente nei corsi di studio per effetto della normativa di riferimento (DM270/2004; DM 16 /03/2007), ma di fatto rimaneva estranea all’organizzazione dei curricula. L’impianto didattico restava interamente ancorato all’approccio disciplinare e al modello tradizionale di trasferimento di informazioni dal docente allo studente.

Il punto è di particolare interesse poiché una serie di studi e ricerche ha messo in evidenza che le principali problematiche inerenti l’occupazione dei laureati italiani, siano essi triennali o magistrali, non sono legate alle conoscenze disciplinari, spesso più che adeguate, bensì alla carenza di competenze di carattere generale (team working, problem solving, learning to learn, ecc.), indispensabili per inserirsi nel sistema delle aziende, della produzione o dei servizi. Una delle sfide principali da affrontare anche se non la sola è dunque quella dell’employability.

Il gruppo di lavoro, in ragione di tale scenario, ha scelto di focalizzare la propria attività sul tema dell’information literacy in un’ottica sistemico-istituzionale, per suggerire agli atenei politiche volte a favorire l’integrazione curriculare della IL, intesa come innovazione nella cultura educativa."

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AES 2015 Anno Europeo per lo Sviluppo 2015

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AES 2015 Anno Europeo per lo Sviluppo 2015

Con Decisione del Consiglio e del Parlamento Europeo, il 2015 è stato dichiarato Anno Europeo per lo sviluppo, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini europei sui temi della cooperazione allo sviluppo. La CE ha creato un sito ad hoc, a cui la DGCS del MAECI ha contributo per la pagina in italiano: https://europa.eu/eyd2015/it . Nell’ambito del Programma Nazionale di Lavoro, la DGCS ha affidato alla CRUI la realizzazione e il coordinamento di una specifica azione relativa al settore accademico (European Year of Development 2015. National Work Program. Activity 3 - DEVCOM/2014/353-803):

Università e Cooperazione allo Sviluppo: un partenariato strategico
Seminari di sensibilizzazione sul tema dello sviluppo e dell’Agenda 2030

Si tratta di un ciclo di tre seminari accademici di sensibilizzazione e di coinvolgimento del territorio sui temi dello sviluppo, dell’Agenda 2030 e sul ruolo delle università per lo sviluppo, che si è articolato secondo il seguente calendario:

Genova (16 settembre 2015)Corso di Ateneo in Cooperazione internazionale allo Sviluppo.
Palermo (26 Ottobre 2015) 
Siena (11 dicembre 2015 

Tra le ricadute più significative del progetto, è stata la possibilità di assegnare delle borse di studio a giovani laureati o laureandi degli atenei coinvolti per seguire attività formative e tirocini pratici nell’ambito della cooperazione.

Comunicati stampa 
Rassegna stampa

Anno Europeo per lo Sviluppo 2015

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Seminario del 12-13 maggio

ESPERIENZE LAVORATIVE DEI DIPLOMATI AFAM E RUOLO DELLA MOBILITÀ INTERNAZIONALE
Seminario dedicato all’analisi degli esiti occupazionali dei diplomati AFAM, con particolare riferimento agli effetti della mobilità internazionale e all'innovazione didattica sviluppata attraverso la cooperazione internazionale.  

Presentazione dl seminario Le attività di formazione e placement offerte dalle Istituzioni Afam ai propri studenti, creano ambienti di apprendimento innovativi e sviluppano nuove competenze, che si rivelano utili ad ampliare le opportunità di occupazione e di lavoro autonomo dei diplomati AFAM.

Il seminario intende presentare gli esiti di un’indagine svolta da AlmaLaurea sulla condizione lavorativa dei diplomati AFAM con esperienze di formazione internazionale: i dati emersi dall’indagine costituiscono la base di una riflessione comune, intesa a verificare l’ipotesi che le esperienze internazionali contribuiscano a sviluppare specifiche competenze personali e professionali utili ad aprire nuovi sbocchi lavorativi per i diplomati.

I lavori prevedono la discussione degli elementi evidenziati dall’indagine di AlmaLaurea nell’ambito di una Tavola Rotonda cui partecipano Direttori di varie istituzioni AFAM. Le testimonianze dirette di altre tipologie di attori del settore artistico-musicale italiano prevedono interviste a operatori del settore impegnati nel reclutamento di giovani artisti/musicisti, diplomati AFAM e docenti responsabili di specifici programmi di formazione che offrono agli studenti opportunità di esperienze e contatti a livello internazionale.

Destinatari I Direttori delle Istituzioni AFAM I Referenti AFAM per la promozione della EHEA/Progetto CHEER I Responsabili per i progetti di mobilità delle Istituzioni AFAM.

Risultati attesi L’approccio del seminario non è solo quantitativo ma anche qualitativo e intende individuare una tipologia di attività internazionale che possa facilitare l'occupazione, fornire esempi di buone pratiche istituzionali e descrivere le nuove competenze sviluppate dai singoli diplomati.

Programma 

Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Documenti di lavoro: - Il comunicato di Yerevan http://www.processodibologna.it/wp-content/uploads/2015/06/Comunicato-di-Yerevan_IT-DEF.pdf

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