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Accesso Civico

L’art. 5 del D. Lgs. n.33 del 14 marzo 2013 ha previsto l’istituzione dell’accesso civico,  quale diritto di “chiunque”, anche non portatore di un interesse qualificato,  di richiedere e ottenere  documenti,  informazioni e  dati che le pubbliche amministrazioni abbiano omesso di pubblicare pur avendone l’obbligo.

Modalità di richiesta accesso civico
La richiesta non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile della trasparenza e presentata secondo una delle seguenti modalità, per:
posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Iter amministrativo
Il Responsabile della Trasparenza trasmette la richiesta all’Ufficio di competenza e ne informa il richiedente. L’amministrazione, entro e non oltre trenta giorni, procede alla pubblicazione sul sito istituzionale del documento, dell’informazione o del dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero comunica al medesimo l’avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale a quanto richiesto. Se il documento, l’informazione o il dato richiesti risultano gia’ pubblicati nel rispetto della normativa vigente, l’amministrazione indica al richiedente il relativo collegamento ipertestuale.

Ritardo o mancata risposta Nei casi di ritardo o mancata risposta da parte dell’amministrazione, il richiedente può ricorrere al Presidente dell’Ordine, quale soggetto titolare del potere sostitutivo che verificata la legittimità della richiesta, attiva l’ufficio di competenza a provvedere  alla pubblicazione  omessa o ad integrare quella incompleta  e contemporaneamente ne dà comunicazione al richiedente, indicando il relativo collegamento ipertestuale.

Applicabilità dell’accesso civico
L’Accesso civico si applica esclusivamente per la richiesta di informazioni che il D.Lgs. 33/2013 obbliga a rendere note.

Accesso civico concernente dati e documenti ulteriori
La richiesta di accesso civico generalizzato, disciplinata dagli artt. 5, co.2, 5 bis e 5 ter del D. Lgs. 33/2013, può essere presentata, anche per via telematica secondo le modalità previste dal D.Lgs. 82/2005 – art. 65, mediante invio della richiesta a:
Segreteria CRUI Tel: 06 684411 - via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure, via posta ordinaria, all’indirizzo: Ufficio di Segreteria – CRUI Piazza Rondanini, 48 - 00186 Roma.

L’ufficio deputato alla gestione dell’accesso civico generalizzato è l’Ufficio di segreteria che provvederà in conformità agli artt. 5, co. 2, 5 bis e 5 ter del D.lgs. 33/2013.
Il rilascio di dati o documenti in formato elettronico o cartaceo è gratuito, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall’ente per la riproduzione su supporti materiali.
Il procedimento di accesso civico si conclude nel termine di 30 giorni dalla presentazione dell’istanza con la comunicazione al richiedente e agli eventuali controinteressati; il predetto termine resta sospeso in caso di eventuale opposizione dei controinteressati.

Nei casi di diniego totale o parziale dell’accesso o di mancata risposta entro il termine indicato, il richiedente può presentare richiesta di riesame al RPCT che decide con provvedimento motivato.

Avverso la decisione dell’ente o, in caso di richiesta di riesame, avverso quella del RPCT, il richiedente può proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale ai sensi dell’articolo 116 del Codice del processo amministrativo di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

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Resoconto 24 novembre 2016

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni informando che si sono insediati i seguenti nuovi Rettori, ai quali l’Assemblea formula calorose congratulazioni: Prof. Maurizio Tira (Università degli Studi di Brescia), Prof. Francesco Adornato (Università degli Studi di Macerata), Prof. Alberto Carotenuto (Università degli Studi di Napoli Parthenope), Prof. Paolo Maria Mancarella (Università degli studi di Pisa), Prof. Francesco Frati (Università degli Studi di Siena).


Presentazione del Protocollo di intesa tra la CRUI e il Dipartimento delle Informazioni della Sicurezza
Interviene alla seduta il Pref. Alessandro Pansa, Direttore Generale del Dipartimento delle Informazioni della Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che illustra le linee guida e i contenuti del protocollo di intesa siglato tra la CRUI e il DIS. In particolare viene sottolineato il comune intento di sviluppare e consolidare congiuntamente iniziative di collaborazione, dando avvio alla promozione e realizzazione di progetti concernenti la conoscenza del sistema di informazione per la sicurezza, dei suoi compiti ed obiettivi, e di coordinare lo sviluppo in modo omogeneo ed integrato presso le università di iniziative di studio, approfondimento e ricerca concernenti la sicurezza nazionale.

Tra le principali azioni previste dal protocollo vanno segnalate:

  • l’individuazione di priorità per la formulazione e messa a punto di progetti aventi ad oggetto la conoscenza del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e le tematiche afferenti la sicurezza nazionale;
  • la partecipazione congiunta alla formulazione di proposte di studio e ricerca, da realizzarsi in ambito nazionale ed internazionale;
  • lo sviluppo di interventi congiunti di informazione, formazione professionale e alta formazione;
  • la ricognizione, analisi, impulso, sostegno e opportuno coordinamento delle azioni di collaborazione istituzionale realizzate in ambito locale tra DIS e Università;
  • l’organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari nelle materie di comune interesse;
  • il bando di concorsi nelle materie afferenti la sicurezza nazionale;
  • iniziative concernenti il riconoscimento e la qualificazione degli insegnamenti in materia di sicurezza nazionale presso le università.

Accreditamento delle università nella piattaforma della card del docente scolastico
Intervengono alla seduta il Prof. Marco Mancini e la Dott.ssa Sabrina Bono del MIUR, per fare il punto relativamente all’accreditamento delle università nella piattaforma della card del docente scolastico. In particolare, la legge 107 del 13 luglio 2015, art.1 comma 121 prevede l’istituzione della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dell’importo nominale di euro 500 annui, spendibili per l’acquisto di beni o servizi appartenenti a diverse categorie, quali libri e testi, hardware e software, corsi di laurea, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ingresso a musei, corsi per l’attività di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali. Al riguardo il MIUR ha provveduto a mettere in campo tutte le azioni utili a realizzare un’applicazione web per la carta predetta.

Attualmente è in corso di perfezionamento il DPCM attuativo della normativa succitata: quindi dal 30 novembre p.v., per l’anno scolastico 2016-2017, i docenti avranno a disposizione l’applicazione web “Carta del Docente”, disponibile all’indirizzo web cartadeldocente.istruzione.it, mediante la quale sarà possibile effettuare acquisti presso i soli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e servizi appartenenti alle categorie previste dalla norma.

Si segnala che tra i servizi acquistabili con la carta docente figurano l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, ovvero a corsi post lauream o a master universitari, nonché l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il MIUR. Pertanto, tenuto conto che sulla base di quanto previsto dall’articolo 1 comma 5 della Direttiva di accreditamento degli enti di formazione n.170/2016, le Università e i Consorzi universitari e interuniversitari rappresentano enti qualificati per la formazione del personale docente, si intende rappresentare agli Atenei l’iniziativa in parola che riguarderà una platea di ben 750.000 docenti, che potranno liberamente utilizzare la carta del docente anche per l’acquisto di servizi erogati da codesti Atenei.

Per poter aderire all’iniziativa “Carta del Docente” è necessario che gli Atenei a partire dal 28 novembre si registrino tempestivamente sul sito cartadeldocente.istruzione.it nell’area esercenti, accedendo attraverso le proprie credenziali Fisconline o Entratel di accreditamento ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, confermando le informazioni presenti a sistema e successivamente accettando la normativa di riferimento (art.1, comma 121, L.107/2015) relativa ai beni e ai servizi vendibili ai docenti.

Pertanto, tenuto conto che lo sviluppo professionale continuo dei docenti, come ribadito nel Piano Nazionale per la formazione 2016-2019, rappresenta uno dei pilastri individuati dal MIUR per il miglioramento e l’innovazione del sistema scolastico, si auspica una significativa adesione all’iniziativa da parte delle università.

Proposte di collaborazione tra CRUI e CISIA
Interviene alla seduta il Prof. Andrea Stella, Presidente del CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso), il quale illustra alla Giunta alcune proposte di collaborazione relativamente alla gestione dei test di accesso ai corsi di laurea.

Richiesta di adesione alla CRUI del Gran Sasso Science Institute
L’Assemblea approva all’unanimità la richiesta di adesione alla CRUI, in qualità di socio aggregato, del Gran Sasso Science Institute.

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Lauree professionali: la soddisfazione della CRUI

Lo scorso 12 dicembre è stato firmato il “decreto AVA” che fissa i criteri di accreditamento dei corsi di laurea e che, tra le altre novità, istituisce in via sperimentale corsi di laurea maggiormente orientati all’apprendimento “on the job”: le lauree professionali.

Il decreto stabilisce in maniera puntuale i criteri che le università saranno chiamate a osservare:
• Ogni ateneo può proporre al massimo un corso di laurea per anno accademico
• Il progetto formativo va sviluppato attraverso convenzioni con imprese, associazioni o ordini professionali qualificati che assicurano almeno 50 CFU e non più di 60 CFU in attività di tirocinio curriculare
• A ogni corso di studio possono accedere un massimo di 50 studenti
• Entro un anno dalla laurea almeno l'80% degli studenti deve aver trovato un impiego. Pena il mancato accreditamento del corso per l'a.a. 2021/2022.

Nella seduta del 21 dicembre scorso l’Assemblea della CRUI, che ha contribuito alla definizione dei percorsi, ha rinnovato il proprio apprezzamento per l’avvio delle lauree professionali.
“Si tratta di un passo nella giusta direzione,” ha detto Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI. “L’Università e il mondo del lavoro collaborano ormai da decenni per garantire lo sviluppo culturale economico e sociale del Paese. Gli studenti chiedono sempre più attività di tirocinio curriculare e occasioni di formazione meno teorica.

Da ora in poi esiste un quadro di riferimento che fa sì che la collaborazione fra atenei e tessuto produttivo non sia demandata solo all’iniziativa dei singoli e al lavoro certosino sul territorio. Da ora in poi esistono parametri condivisi che aiuteranno anche studenti e famiglie nella scelta del corso di studi. Si tratta di una sperimentazione che andrà monitorata, analizzata e valutata con serietà e trasparenza.”

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