Emanuela Stefani

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Network delle Università per la pace | Prima riunione dei referenti di ateneo

prima riunione delle referenti e dei referenti del Network delle Università per la paceNella foto alcuni dei referenti che hanno partecipato alla riunione del 13 settembre

Venerdì 13 settembre nella Sala Affreschi della CRUI si è svolta la prima riunione delle referenti e dei referenti del Network delle Università per la pace promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane.

Alla rete hanno fino ad ora aderito 29 atenei e già da questo primo incontro è risultata evidente l'esistenza di un immenso patrimonio di ricerca, formazione e attività di terza missione sui temi della pace positiva e dei diritti umani: un patrimonio che grazie alla rete verrà messo a sistema e diventerà sapere condiviso, con l'obiettivo di favorire la nonviolenza come approccio alla gestione dei conflitti, perseguendo la cultura del dialogo, del rispetto, dell’inclusione, della solidarietà e della condivisione, nel solco dei principi costituzionali di dignità della persona, libertà, giustizia e democrazia.

Network delle Università per la Pace

 

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Esito della selezione 2019 | Premio Rita Levi-Montalcini per la cooperazione scientifica tra Italia e Israele

ritalevimontalcinifondazionecruiLa Commissione di Selezione mista, istituita ai sensi dell’art. 4 del Bando emanato da MAECI, Fondazione CRUI e MIUR per l’assegnazione del Premio bi-nazionale intitolato “Premio Rita Levi Montalcini per la cooperazione scientifica tra Italia e Israele” (edizione 2019), ha valutato positivamente la candidatura per il progetto: 

- Analisi di big data per i tumori”  presentata dal Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, sotto la supervisione della Prof.ssa Caterina La Porta, da realizzare in collaborazione con il Prof. Eytan Domany, del Weizmann Institute of Science (Israel) 
 
Il Premio Rita Levi Montalcini per l’anno 2019 viene pertanto attribuito al Prof. Eytan Domany.

Bando 2019
Avviso per la presentazione dei Progetti
 

 

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Studiare in carcere: Protocollo DAP- Conferenza Poli Universitari

prinacnuppaccordoUn confronto permanente per garantire a detenuti e persone in condizione di limitazione della libertà personale la fruizione di un miglior diritto agli studi universitari. È quanto prevede il Protocollo d’intesa sottoscritto oggi dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Francesco Basentini e dal Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari (CNUPP) Franco Prina.

L’accordo punta a regolare in maniera più omogenea i rapporti fra Provveditorati dell’Amministrazione Penitenziaria e istituti da un lato e singoli Atenei dall’altro. Per far questo, viene istituito un tavolo di confronto, composto da referenti del DAP e rappresentanti della CNUPP, che permetta un dialogo costruttivo e costante fra le parti.

Il tavolo elaborerà linee guida e schemi di convenzioni per disciplinare uniformemente i rapporti fra i due enti, convocherà riunioni su specifiche tematiche per migliorare l’esercizio del diritto al proseguimento degli studi universitari e si occuperà di sviluppare iniziative e programmi di collaborazione anche per il personale dell’Amministrazione e a livello territoriale. Saranno inoltre organizzati dibattiti e incontri pubblici finalizzati a sensibilizzare la società sull’importanza di garantire il diritto allo studio universitario in favore delle persone detenute, nonché progetti di ricerca universitaria su tematiche di interesse comune.

La Conferenza rappresenta gli Atenei italiani che operano attualmente in 75 istituti penitenziari italiani per garantire ai detenuti presenti il diritto agli studi universitari. Ottocento circa sono stati nell’anno accademico 2018/2019 gli studenti iscritti alle 27 Università italiane sede di Polo Universitario Penitenziario: di questi, 743 sono detenuti (223 dei quali in regime di alta sicurezza o sottoposti al 41bis) e 53 in esecuzione penale esterna.

Alla firma del Protocollo, insieme al Presidente Prina dell’Università di Torino, erano presenti altri quattro componenti del Consiglio CNUPP: Marella Santangelo, dell’Università Federico II di Napoli; Francesca Vianello, dell’Università di Padova; Andrea Borghini, dell’Università di Pisa; ed Emmanuele Farris, dell’Università di Sassari.

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AGID e CRUI firmano un protocollo per adottare la cultura dell'innovazione

digitaltrasformationcruiagid“La transizione digitale è uno di quei passaggi epocali che si possono solo subire o accompagnare con convinzione – ha dichiarato Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI – Attraverso la firma di questo protocollo il sistema universitario si impegna a sostenere la transizione digitale con convinzione, investendoci le proprie competenze. Ciò nell’ottica di lavorare di concerto con AgID a un piano di migrazione dell’università che tenga conto delle specificità del comparto in materia di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico. Una volta realizzati a pieno, tanto il protocollo, quanto il Piano triennale in cui esso si inserisce, rappresentano un momento fondamentale per rafforzare la competitività del Paese.”

Rafforzare le competenze manageriali e digitali dei dirigenti, dei dipendenti pubblici e anche delle imprese attraverso percorsi formativi, seminari, conferenze, scuole di formazione e metodologie condivise.

Questi gli obiettivi del Protocollo tra AgID (Agenzia per l’Italia digitale) e CRUI (Conferenza Rettori delle Università Italiane).

Le azioni saranno rivolte in prima battuta agli uffici responsabili per la transizione al digitale, strutture su cui si fa perno per accelerare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e del Paese.

Si parte con un percorso formativo specificamente rivolto ai dirigenti pubblici e ai funzionari degli uffici responsabili per la transizione al digitale delle PA per trasferire nella macchina pubblica la cultura del Project Management e le metodologie comuni per la progettazione di servizi a misura di utenti e imprese. Si prosegue con la definizione di percorsi formativi (corsi di laurea, master e corsi di specializzazione) per il rafforzamento delle competenze digitali e manageriali del personale delle università e delle PA italiane.

Il protocollo d’intesa è una delle leve per dare attuazione al nuovo Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-21. Diffondere e rafforzare le conoscenze necessarie alla trasformazione digitale ha anche l’obiettivo di invertire la tendenza che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa per competenze digitali e per colmare il divario digitale tra territori e di genere, così come segnalato nell’Indice DESI. Per questo le azioni previste dal Protocollo comprendono anche iniziative formative mirate a favorire la parità di genere e l’inclusione sui temi del digitale.

“Gli sforzi di introdurre il digitale nella PA non hanno determinato un uniforme miglioramento nell’offerta dei servizi a cittadini ed imprese perché non preceduti da una analisi dei processi e non accompagnati da una diffusa cultura digitale, da un cambio organizzativo e dal disboscamento normativo. La pubblica amministrazione si cambia dal suo interno. Si cambia grazie all’azione di persone a cui sono stati forniti strumenti e leve. La debolezza di competenze digitali e di Project Management nelle PA/Enti deve essere strutturalmente colmata. Le competenze che mancano  non si svilupperanno da sole” - ha dichiarato Teresa Alvaro, Direttore generale di AgID –  “La collaborazione con la CRUI è strategica per diffondere il bagaglio di competenze necessarie all’attuazione dei progetti di semplificazione e digitalizzazione e punta a conferire centralità agli uffici responsabili per la transizione al digitale all’interno delle pubbliche amministrazioni italiane”.

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