Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità

Resoconto del 21 aprile 2016

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni informando di aver partecipato lo scorso 18 aprile a Milano ad un incontro con la Commissione Antimafia presieduta dall’On. Rosy Bindi, a margine dell’iniziativa “Le Università contro le mafie – La Collaborazione tra Commissione parlamentare e Conferenza dei Rettori”, organizzata presso l’Università degli studi di Milano. Nel corso dell’incontro è emersa l’opportunità che la CRUI effettui una rilevazione presso tutte le università italiane per realizzare un’anagrafe della didattica sul tema delle mafie, al fine di avere conoscenza degli insegnamenti sulla criminalità organizzata mafiosa o similare in tutte le sue declinazioni, con particolare riferimento agli insegnamenti nei corsi di laurea, nei master, nelle scuole di specializzazione, ma anche ai corsi seminariali e alle iniziative congressuali. Pertanto tutti i Rettori verranno invitati a fornire le suddette informazioni riguardanti la propria università attraverso la compilazione di un questionario online che la CRUI predisporrà nelle prossime settimane.


Situazione legislativa e provvedimenti in corso - Il Presidente riferisce che nei prossimi giorni il MIUR invierà alla CRUI, ai fini dell’espressione dei pareri di competenza, lo schema di decreto con il quale vengono definite le linee generali d’indirizzo della programmazione delle università relative al triennio 2016-2018 e gli indicatori per la valutazione periodica dei risultati, nonché lo schema di decreto recante i criteri per il riparto del Fondo di finanziamento ordinario delle Università statali per l’anno 2016.

Proposta ANVUR di revisione AVA -  Il Presidente riferisce che l’ANVUR lo scorso 8 aprile presso l’Università di Perugia ha presentato le idee e i criteri alla base della revisione del sistema AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento) per l’Assicurazione della Qualità negli Atenei italiani, che andrà a regime a partire dal 1° gennaio 2017. A oltre due anni dall’avvio di AVA, l’ANVUR ha ritenuto che fosse arrivato il momento di riflettere insieme alle università italiane sull’esperienza maturata: l’obiettivo della revisione di AVA è rendere il sistema più efficace ed efficiente, e al tempo stesso più facilmente gestibile da ANVUR e dagli Atenei, rafforzando così la sua capacità di migliorare il sistema universitario, a partire da una conoscenza sempre più affinata dei dati. Le proposte rese note a Perugia, non appena saranno approvate dal Consiglio Direttivo dell’ANVUR, verranno inviate dalla CRUI a tutti i Rettori per permetterne un approfondito esame da parte della comunità accademica al fine di predisporre nell’Assemblea della CRUI del 26 maggio un documento che esprima la posizione della CRUI su questa materia. A tale riguardo il Rettore Zara si assume l’incarico di far pervenire ai Rettori un documento ad uso interno contenente alcuni punti di attenzione sul nuovo sistema AVA.

Piani di rientro aziende ospedaliere universitarie (legge di stabilità 2016) - Su proposta del Rettore Novelli l’Assemblea approva la seguente mozione riguardante i piani di rientro delle aziende ospedaliere universitarie:
“In merito alla Legge di Stabilità 2016 n. 208/2015 che introduce, ai commi 524 e seguenti, i piani di rientro aziendali, ai quali dovranno assoggettarsi le Aziende ospedaliere, le Aziende ospedaliere universitarie e gli I.R.C.C.S. qualora sussista anche una sola di queste condizioni:
a) uno scostamento tra costi rilevati dal modello di rilevazione del conto economico (CE) consuntivo e i ricavi determinati come remunerazione dell’attività, che sia pari o superiore al 10% dei ricavi o, in valore assoluto, pari ad almeno 10 milioni di euro;
b) il mancato rispetto dei parametri relativi a volumi, qualità ed esiti delle cure, valutato secondo la metodologia che sarà definita con apposito d.m..
Visto il comma 526 che, con riferimento alla condizione sub lett. a), stabilisce come le modalità di individuazione dei costi e di determina-zione dei ricavi saranno individuate con apposito d.m. emanato dal Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
La CRUI:
- Esprime perplessità che sia un successivo d.m. a fissare le modalità di individuazione dei costi e le modalità di determinazione dei ricavi, lasciando aperta la possibilità che venga enucleata una figura di ricavi non coincidente, e più ridotta, rispetto ai ricavi effettivi, o reali.
- Rileva che, per effetto del meccanismo dei piani di rientro, si applicherà alle Aziende sanitarie locali solo a decorrere dal 2017 (comma 535) e pertanto lo stesso rischia di essere applicato in prima battuta, nel corso del 2016, solo nei confronti delle Aziende (ospedaliere e ospedaliere universitarie) e degli Istituti nei quali si realizza la sinergia tra sistema universitario e sistema sanitario.
- Rileva altresì che l’impatto di questa nuova disciplina sui soggetti giuridici nei quali si realizza la sinergia tra sistema universitario e sistema sanitario sarà immediato e le manovre di contenimento dei costi cui saranno obbligate le singole Aziende produrranno inevitabilmente conseguenze ed effetti negativi nei confronti del sistema universitario.
- Rileva con preoccupazione che al tavolo di concertazione ministeriale non è prevista la presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca.
CHIEDE
che sia prevista la presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca al tavolo di concertazione ministeriale ritenendo la stessa imprescindibile, atteso che il d.m. dovrà definire contenuti che incideranno sulle funzioni universitarie e, in particolare, sulla ricerca, sulla didattica e sull’attività assistenziale compenetrate con il sistema sanitario al fine di garantire i livelli essenziali didattici, ovvero  l’erogazione dei crediti professionalizzanti obbligatoriamente previsti dagli ordinamenti dei corsi di laurea professionale.”

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