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Trasformazione digitale delle università italiane. Accordo CRUI-Oracle

“L’accordo con Oracle, permette, da un lato, di assicurare servizi di qualità e, dall’altro, di organizzare attività di formazione e momenti di confronto di valore”, ha detto Francesco Cupertino, delegato CRUI per i rapporti con l’industria. “La collaborazione è in linea con le politiche della CRUI perché risponde a esigenze pratiche, contribuendo ad alleggerire gli oneri amministrativi degli uffici e a uniformare le procedure negli atenei, a beneficio di docenti e studenti.”

“Le università hanno attivato ormai da anni laboratori pubblico-privati con aziende e multinazionali dei settori più innovativi, all'interno dei quali accademia e impresa fanno insieme attività di ricerca e sviluppo, che hanno sede nell'ateneo,” ha proseguito Cupertino. “È un modello vincente sia per le aziende, che beneficiano delle competenze accademiche per i loro obiettivi di innovazione, sia per gli studenti, i quali trovano nelle loro stesse università le migliori competenze e le opportunità professionali senza dover emigrare. Questo modello di open innovation permette infatti, di alimentare la multidisciplinarietà. I modelli didattici stanno cambiando, integrando gli studi tecnico scientifici con quelli umanistici per poter formare nuovi profili che abbiano non solo le competenze tecniche, ma anche gli strumenti per acquisire consapevolezza dell’impatto delle nuove tecnologie sulla società”.

Cupertino ne ha parlato il 24 marzo durante “Oracle e CRUI per la trasformazione digitale del Paese”, organizzato a Roma da CRUI e Oracle.

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