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L’impegno delle Università italiane per l'istruzione superiore nel sistema penitenziario

13 ottobre 2023, Roma. Evento promosso dalla CNUPP e dalla CRUI
In occasione della Giornata Internazionale sull'Istruzione in carcere
Sede della CRUI - Piazza Rondanini, 48 Roma


Come ogni anno dal 1989, data in cui è stata istituita questa ricorrenza, il 13 ottobre 2023 si celebrerà la Giornata internazionale sull’istruzione in carcere. Per l’occasione, dalle 10 alle 13, si riuniranno, nella sede della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) a Roma, e in videocollegamento tramite la piattaforma Teams, i delegati della CNUPP (Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari) insieme ai responsabili delle amministrazioni penitenziarie (Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – DAP e Dipartimento della giustizia minorile e di comunità – DGMC).

La CNUPP è un organismo che si pone come obiettivo il coordinamento e lo sviluppo delle attività che gli Atenei pongono in essere per garantire alle persone private della libertà personale la possibilità di esercitare il diritto al perseguimento di percorsi di studio universitari. Insieme è organo di rappresentanza del sistema universitario nei confronti con le amministrazioni penitenziarie per accordi, protocolli, linee guida che consentono la presenza e le attività formative negli istituti penitenziari e nei servizi di esecuzione penale esterna. Formatasi nel 2018 con l’adesione di 22 atenei, ne raggruppa oggi 44, in tutte le regioni d’Italia, garantendo il diritto all’istruzione superiore in circa un centinaio di istituti penitenziari. 
 
Nell’anno accademico 2022/23 sono stati 1.458 gli studenti e le studentesse iscritti ai Poli universitari penitenziari, un numero in costante crescita di anno in anno. Questo aumento del numero di atenei aderenti, e del numero di persone iscritte, è rappresentativo di una realtà che vede l’inclusività tra i suoi valori fondanti. Un altro indicatore della vocazione all’inclusività di questo organismo è la varietà di regimi detentivi a cui sono sottoposti gli iscritti ai Poli universitari penitenziari: dagli Istituti Penali per Minorenni (IPM) in cui sono presenti anche giovani adulti fino a 25 anni, alle Case circondariali con detenuti in media sicurezza, a Case di reclusione che spesso ospitano detenuti in Alta sicurezza, fino a sottoposti al regime 41 bis.
 
 
Questi alcuni dati essenziali: 
Numero totale studenti detenuti iscritti a Università aderenti alla CNUPP:
  • Nel 2022/23: 1.458
  • Nel 2021/22: 1.246
  • Nel 2020/21: 1.034
  • Nel 2019/20: 920
  • Nel 2018/19: 796
Distribuzione nell’A.A. 2022/23:
  • Genere: 1.406 M. (2,6% tot. M. detenuti = 53.735) – 52 F. (2,2% F. detenute = 2.392) (31/1/2023)
  • Nazionalità: 1.292 Italiani (3,3% su 38.430) – 166 Stranieri (0,93% su 17.700)
    (principalmente Albania – Marocco – Tunisia – Romania)
  • Collocazione: 1.270 in carcere – 188 in esecuzione penale esterna o fine pena (anche Rems)
  • Regimi detentivi: 689 Media Sicurezza – 537 Alta Sicurezza – 39 al 41Bis – 5 in IPM
  • Numero Istituti penitenziari in cui sono presenti studenti detenuti: 97
  • N. Dipartimenti universitari coinvolti: 228
  • N. Corsi di laurea cui sono iscritti detenuti: 417
  • N. Studenti iscritti a Corsi di laurea Triennali 1.267 – a Corsi di laurea Magistrali o ciclo unico 189 – Master/PhD 2

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Nell’anno solare 2022, tra triennali e magistrali, sono state 51 le lauree conseguite all’interno dei Poli universitari penitenziari italiani. 
L’offerta formativa tende a essere la più ampia possibile, garantendo risposta alle scelte individuali delle persone private della libertà. Esistono tuttavia delle limitazioni, soprattutto di carattere pratico, alla possibilità di garantire tutti i corsi di studi per fattori limitanti, come l’obbligo di frequenza di alcuni corsi, la partecipazione a laboratori o tirocini, e soprattutto l’accesso a internet all’interno delle strutture penitenziarie, un punto sul quale è da tempo in atto un processo di confronto e collaborazione tra DAP e CNUPP. 
Infine, il coinvolgimento e l’impegno delle università italiane nelle strutture penitenziarie non implica solamente impegno a garantire il diritto a un’istruzione superiore per i detenuti e le detenute. Sono parimenti sostenute attività di ricerca in e sul carcere, sotto diversi profili disciplinari e sono promosse iniziative di terza missione o di public engagement: sostegno e formazione del personale dell’amministrazione penitenziaria e dei volontari, eventi e iniziative volte a rendere più conosciuta, trasparente e permeabile a utili collaborazioni con il territorio e le comunità locali una realtà troppo spesso ignorata e trascurata dalla società civile. 
All’evento del 13 ottobre, presso la CRUI, interverranno: 

  • Francesco Bonini - Rettore dell’Università LUMSA di Roma - Vicepresidente della CRUI facente funzione di Presidente
  • Giovanni Russo - Capo Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria
  • Antonio Sangermano - Capo Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità
  • Franco Prina - Presidente della CNUPP
  • Mauro Palma - Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
  • Andrea Borghini - Delegato PUP Università di Pisa
  • Emmanuele Farris - Delegato PUP Università di Sassari
  • Marella Santangelo - Delegata PUP Università di Napoli
  • Francesca Vianello - Delegata PUP Università di Padova
  • Stefano Anastasia - portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali dei detenuti
  • Anna Grazia Stammati - Presidente CESP (Centro Studi Scuola Pubblica) - Rete delle scuole ristrette.

Scarica il Comunicato Stampa (pdf)

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