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Anche CRUI e RUS alla COP26

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Maurizio Tira, membro della Giunta della CRUI con delega agli affari internazionali e Rettore a Brescia, e la Presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Patrizia Lombardi, nella delegazione delle università italiane.

Delegati, esperti, osservatori, provenienti da tutto il mondo riuniti a Glasgow alla COP26, la 26a Conferenza delle Parti sul Cambiamento Climatico, per concordare azioni concrete in attuazione degli accordi di Parigi. 

Gli obiettivi principali sono quattro.
1. Un mondo a emissioni zero entro il 2050 limitando la crescita delle temperature non oltre 1,5 gradi.
Per raggiungere questi obiettivi ai paesi partecipanti viene chiesto di:
- accelerare l'eliminazione graduale del carbone;
- ridurre la deforestazione;
- accelerare il passaggio ai veicoli elettrici;
- incoraggiare gli investimenti nelle energie rinnovabili.

2. Proteggere le comunità e gli habitat naturali
Il clima sta cambiando e continuerà a cambiare con effetti devastanti. In occasione della COP26 si metterà a punto come consentire e incoraggiare i paesi colpiti dai cambiamenti climatici a:
- proteggere e ripristinare gli ecosistemi;
- costruire sistemi di protezione, sistemi di allarme e infrastrutture e agricoltura resilienti per evitare danni alle infrastrutture, ai mezzi di sussistenza e alle vite umane.

3. Mobilitare la finanza
I paesi sviluppati devono mantenere la loro promessa di mobilitare almeno 100 miliardi di dollari l'anno in finanziamenti per il clima entro il 2020.
Le istituzioni finanziarie internazionali devono fare la loro parte e per rendere disponibili i finanziamenti pubblici e privati necessari per garantire un mondo a emissioni zero.

4. Collaborazione e cooperazione
Alla COP26 bisogna:
- approvare il “Paris Rulebook”, le regole dettagliate che rendono operativo l'Accordo di Parigi del 2015;
- accelerare l'azione per affrontare la crisi climatica attraverso la collaborazione tra governi, imprese e società civile.

Un compito difficile che molti temono non verrà completamente raggiunto.
Rimarcabile la presenza di molti giovani e attivisti che chiedono con forza, dentro e fuori gli spazi ufficiali della Conferenza, di dichiarare uno stato di emergenza per il clima, come si è fatto per la pandemia, senza rinviare oltre decisioni drammaticamente urgenti.

https://ukcop26.org/it/iniziale/

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