Responsabile scientifico: prof. Roberto Delle Donne (Napoli Federico II)
La composizione del prefisso DOICiascun Data Center, oltre ad accettare i principi stabiliti dal consorzio DATACITE nel proprio statuto (
http://www.datacite.org/docs/datacite-statutes-final.pdf), per l’attribuzione del DOI ai diversi oggetti digitali sarà chiamato ad osservare le seguenti regole di composizione dell’identificativo:
1. Riviste elettroniche:
• prefisso assegnato dalla CRUI
• prima parte del suffisso costituito dall’ISSN del periodico preceduto da /
• seconda parte del suffisso identificativo del singolo contributo interno alla rivista preceduto da /
Esempio:
Alma Poloni, Il comune di popolo e le sue istituzioni tra Due e Trecento. Alcune riflessioni a partire dalla storiografia dell’ultimo quindicennio, pubblicato in “Reti Medievali Rivista”, 13/1 (2012), ha il seguente DOI: 10.6092/1593- 2214/352
2. Libri elettronici:
• prefisso assegnato dalla CRUI
• suffisso costituito dall’ISBN a 13 cifre del volume preceduto da /
Esempio:
Libri elettronici. Pratiche della didattica e della ricerca, a cura di Roberto Delle Donne, Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II - ClioPress, 2004, ha il seguente DOI: 10.6092/978-88-88904-07-7.
3. Banche dati, tesi di dottorato, altre tipologie di prodotti:
• prefisso assegnato dalla CRUI
• prima parte del suffisso costituito dall’identificativo dell’ente preceduto da /
• seconda parte del suffisso identificativo del nome del servizio (base URL) preceduto da /
• terza parte del suffisso identificativo del singolo oggetto digitale preceduto da /
Esempio:
Elena Bianchini, L’istituto della riabilitazione tra cancellazione del reato e riparazione alla vittima: la sua applicazione nelle realtà europee italiana e belga, Bologna 2012 (tesi di dottorato), ha il seguente DOI: 10.6092/unibo/amsdottorato/4453
L’attribuzione del DOI
La CRUI auspica che i DOI siano assegnati a oggetti digitali che rispettino i seguenti standard minimi di qualità.
1. Riviste
• composizione internazionale dei comitati/consigli scientifici, come richiesto dalle principali banche dati;
• peer review da parte di almeno due esperti della disciplina, secondo la modalità del “doppio cieco”; l’effettivo utilizzo di tale procedura va certificato con idonea documentazione;
• rispetto della periodicità della pubblicazione (trimestrale, quadrimestrale, semestrale o annuale);
• pubblicazione in ogni numero di almeno un contributo in lingua diversa dall’italiano;
• interfaccia e metadati (titolo, abstract, parole chiave e altri campi del Dublin Core) anche in lingua diversa dall’italiano (in inglese);
• adozione di un codice etico delle pubblicazioni;
• presenza in biblioteche e in banche dati internazionali (indizio di qualità a posteriori).
2. Collane di monografie
• composizione internazionale dei comitati/consigli scientifici;
• peer review da parte di almeno due esperti della disciplina, secondo la modalità del “doppio cieco”; l’effettivo utilizzo di tale procedura va certificato con idonea documentazione;
• almeno nel caso di volumi miscellanei, pubblicazione anche di contributi in lingua diversa da quella italiana;
• interfaccia e metadati (titolo, abstract, parole chiave e altri campi del Dublin Core) anche in lingua diversa dall’italiano (in inglese);
• adozione di un codice etico delle pubblicazioni;
• presenza in biblioteche e in banche dati internazionali (indizio di qualità a posteriori).
3. Dataset
• composizione internazionale dei comitati/consigli scientifici;
• peer review per il finanziamento da parte di enti italiani e/o stranieri della sua realizzazione;
• interfaccia e metadati (titolo, abstract, parole chiave e altri campi del Dublin Core) anche in lingua diversa dall’italiano (in inglese).