NAPOLI PARTHENOPE | Università svelate: testimonianze foto e video

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Guglielmelli Eugenio - Rettore Università Campus Bio-Medico Roma

Eugenio Guglielmelli, classe 1965, è laureato in ingegneria elettronica. Dal 2004 insegna presso la Facoltà dipartimentale di Ingegneria dell'Università Campus Bio-Medico di Roma e dal 2010 è professore ordinario di Bioingegneria industriale. §

Dal 2021 è stato designato dal ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) rappresentante nazionale dell'Italia nel Comitato di programma Horizon Europe - Cluster Health e da aprile 2022 membro della delegazione italiana del gruppo di lavoro G7 – Science. Da luglio 2021 è il direttore scientifico dell'Irccs Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, ente con il quale l'Ateneo sta sempre più consolidando collaborazioni strategiche su temi di comune interesse.

I suoi principali interessi di ricerca riguardano gli aspetti teorici e metodologici della bioingegneria, della robotica e delle macchine intelligenti, con particolare riferimento al campo delle tecnologie meccatroniche e robotiche per la riabilitazione e per l'assistenza ai disabili e agli anziani, della neuro-robotica, della bionica e della biorobotica. È autore di oltre 430 pubblicazioni scientifiche apparse su riviste, libri e atti di conferenze internazionali sui temi della bioingegneria e della robotica biomedica.

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Export digitale: potenzialità, complessità e strategie

Come costruire un’esperienza vincente di export digitale? Quali sono le variabili da considerare e le opportunità di sviluppo? 
 
Intervengono su questi temi, nel webinar targato POLIMI Graduate School of Management:
 
  • Riccardo Mangiaracina, Professore Associato di Logistica e Sistemi di Produzione (Politecnico di Milano)
  • Alberto Volpe, Direttore Generale di Italia del Gusto (il maggiore consorzio privato di imprese operanti nel settore alimentare)
  • Ignazio Assenza, Direttore Finanziario di Artemest (il primo online marketplace su scala globale di prodotti di design, décor e lifestyle artigianali di lusso)

     
  • PROGRAMMA - 26 ottobre 2022 - ore 14.30
 
Per partecipare al webinar iscriviti gratuitamente in piattaforma
 
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L'antisemitismo classico e contemporaneo

Vecchie e nuove tendenze e come affrontarle. Una riflessione a quasi 85 anni dall'adozione delle Leggi razziali in Italia

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Il prossimo anno ricorrono gli 85 anni dall'adozione delle Leggi Razziali, l'atto con cui l'Italia fondò legalmente la politica discriminatoria e persecutoria nei confronti degli ebrei.
Dopo la "Cerimonia del ricordo e delle scuse" con la quale, nel settembre del 2018, le università italiane hanno chiesto scusa per il silenzio con il quale avevano accolto e applicato le Leggi Razziali ottanta anni prima, l'Ambasciata d'Israele in Italia, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e la CRUI invitano ad una rinnovata riflessione sulla pervasività dell'antisemitismo e il suo riproporsi anche in forme e linguaggi nuovi. Questa riflessione pare tanto più necessaria e urgente in questa fase storica, connotata da forti elementi di crisi e sulla quale si addensa l'incertezza del riflesso che la scomparsa degli ultimi testimonia della Shoah potrebbe avere sulla coscienza collettiva.

Invitiamo quindi gli atenei a un’occasione di confronto che riunisca università e istituzioni deputate al monitoraggio e allo studio del fenomeno al fine di tracciare un percorso che porti l'accademia italiana ad adottare atti concreti di contenimento e contrasto all'antisemitismo e al formarsi di una cultura antisemita, a partire dalle indicazioni presenti nella Strategia nazionale per la lotta contro l'antisemitismo

  • Favorire l’adozione/l’utilizzo della definizione di antisemitismo della IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) e gli esempi/indicatori proposti inserendoli nei codici etici dei docenti universitari e non, nel rispetto della libertà di insegnamento e di ricerca, ma legando tale libertà al rispetto dei principi di non discriminazione;
  • Favorire l’elaborazione di percorsi educativi specificatamente dedicati all'antisemitismo nell’ambito dei curricoli di studio universitari e della Terza missione;
  • Vigilare sulle eventuali limitazioni della libertà d’espressione nel dibattito a livello accademico e universitario per motivi di pregiudizio antisemita;
  • Promuovere una rilevazione periodica delle opinioni degli studenti, del personale tecnico amministrativo (PTA) e del personale docente in alcuni atenei per conoscere la presenza e lo sviluppo di mentalità discriminatorie.

Il riemergere di spinte antisemite trasversali indica la necessità di una vigilanza e di un intervento complesso, non più dilazionabile, che potrebbe trovare nella Giornata della Memoria del prossimo 27 gennaio una prima occasione di concrete iniziative. 

Il programma proposto mira a stimolare un ampio confronto a porte chiuse con i rettori, anche grazie al contributo di importanti esperti del tema: relatori internazionali (Prof. Dina Porat), ricercatori locali italiani, il coordinatore nazionale italiano per la lotta all'antisemitismo, esperti italiani che rappresentano tutti gli organi competenti in Italia (la delegazione italiana all'IHRA, il  CDEC- Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea,  e l'UCEI- Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.  

PROGRAMMA

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DOCUMENTI

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L’università forma soprattutto persone

Il 14 ottobre, Il Capo Dipartimento Michele Sciscioli e il Presidente della CRUI Ferruccio Resta hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) per promuovere la pratica sportiva tra gli studenti e accrescerne il valore nel contesto socio-economico. 
 
Tra gli obiettivi del Protocollo il sostegno agli atenei nell’attuazione dei programmi sportivi, la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di promozione e l’organizzazione di corsi di formazione o seminari, nazionali e locali per promuovere la dual career.
 
La CRUI coordinerà le azioni rivolte al sistema universitario mentre il Dipartimento per lo sport metterà a disposizione le risorse necessarie per attuare le azioni previste, inclusa l’implementazione della figura del tutor sportivo che supporta gli studenti impegnati nella dual career.
 
Dichiarazione della Sottosegretaria Valentina Vezzali:
 
“Sono stata un’atleta e so cosa significa doversi dividere tra lo studio e la palestra. Penso che sia profondamente ingiusto non dare la possibilità agli atleti di intraprendere e continuare il percorso di studi universitari. Per questo ho profondamente voluto la sottoscrizione di questo Protocollo d’intesa. Il Dipartimento per lo sport stanzierà le risorse necessarie per incentivare e sostenere la dual career e dare quindi la possibilità a tanti giovani atleti di studiare e laurearsi senza dover rinunciare alla propria carriera sportiva”.
 
“L’università non forma solo professionisti e cittadini responsabili. L’università forma soprattutto persone – ha dichiarato Ferruccio Resta, Presidente della CRUI – In quest’ottica lo sport, oltre a salvaguardare la salute degli individui, ha un indiscutibile valore formativo. La dedizione, la costanza, il lavoro di squadra, la resilienza servono nello sport come nello studio e nella vita. Lo sport inoltre è un elemento di richiamo nel confronto con gli atenei internazionali, che offrono maggiori possibilità di conciliazione e strutture di alto livello per gli atleti professionisti. Ancora oggi, troppo spesso studio e sport entrano in conflitto nell’agenda di un giovane universitario e nelle priorità dei singoli atenei. Il protocollo firmato con il Dipartimento dello sport punta a risolvere questa frizione, ampliando sempre di più spazi e caratteristiche del diritto allo studio”.

Protocollo d'Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sport e la CRU

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