Alan Wildeman

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Resoconto del 24 settembre 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che, sulla base di quanto disposto dallo Statuto della CRUI, ha deciso di nominare quale Segretario Generale della CRUI il Rettore Francesco Adornato, il quale riceve calorose congratulazioni da parte dell’Assemblea.

Situazione normativa e provvedimenti in corso - Il Presidente riferisce che è stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 442 del 10/08/2020 relativo ai “Criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario 2020 - Università statali e Consorzi interuniversitari”, nonché il Decreto Ministeriale n.441 del 10 agosto 2020 relativo al “Contingente assunzionale delle Università - Punti Organico 2020”.

Ripresa delle attività nelle università - L’Assemblea prende in esame la situazione riguardante la ripresa delle attività nelle università a settembre a seguito dell’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria, anche sulla base del lavoro di ricognizione recentemente svolto dalla Commissione dei delegati per la didattica.

Aggiornamento sulle attività delle Commissioni - I Rettori Betta e Tira aggiornano l’Assemblea sulle attività delle rispettive Commissioni dei delegati per la didattica e le relazioni internazionali da loro coordinate.

Presentazione della Rete delle Università per la Pace: intervento della Prof.ssa Enza Pellecchia - Interviene alla seduta la Prof.ssa Enza Pellecchia che illustra all’Assemblea le attività della Rete Università per la Pace, network delle Università che sono già impegnate o che intendono impegnarsi per la costruzione della Pace ‘positiva’. La finalità principale della rete è la diffusione della cultura e della pratica della pace positiva, in modo da rafforzare la riconoscibilità dell’esperienza italiana a livello internazionale e di incrementare le ricadute positive delle azioni realizzate dai componenti della rete.

Le altre finalità del Network sono:

-promuovere all’interno della comunità universitaria l’attenzione alla costruzione della pace, come vocazione costitutiva dell’Accademia e come perno di tutte le discipline in essa coltivate, nelle attività di ricerca, formazione e terza missione;

-favorire la nonviolenza come approccio alla gestione dei conflitti, perseguendo la cultura del dialogo, del rispetto, dell’inclusione, della solidarietà e della condivisione, nel solco dei principi costituzionali di dignità della persona, libertà, giustizia e democrazia;

-contribuire – attraverso la ricerca – alle analisi delle cause delle disuguaglianze, del sottosviluppo e della povertà (che spesso sono causa dei conflitti armati) e al loro superamento.

Varie, eventuali e sopraggiunte - Il Rettore Ruffo riferisce relativamente all’Accordo per l’adesione alle trattative di acquisto dei diritti di accesso non esclusivi di risorse elettroniche (riviste, banche dati, e-books) e dei relativi servizi integrati. In vista del rinnovo (triennio 2021-2023) dopo il secondo triennio del suo utilizzo, gli uffici della CRUI, insieme al Gruppo CARE, hanno lavorato all’aggiornamento del testo dell’Accordo per l’adesione alle trattative di acquisto dei diritti di accesso non esclusivi di risorse elettroniche (riviste, banche, e-books) e dei relativi servizi integrati (Allegato); lo stesso è stato aggiornato alla luce dell’esperienza maturata nel periodo precedente (dal 2015 al 2020) e della nuova normativa vigente, in particolare in materia di contratti pubblici e privacy.

L’accordo si compone di un testo comune per le Università e gli Enti di ricerca che disciplina i contratti in esclusiva, garantendo in entrambi i casi il pieno rispetto delle normative vigenti in tema di contratti pubblici.

L’accordo disciplina anche le reciproche obbligazioni della CRUI e degli Enti aderenti. Per il perfezionamento dello stesso sarà necessaria una lettera di accettazione firmata dal legale rappresentante di ciascuna Istituzione nella quale verrà designato il referente delegato a trattare i rapporti con la CRUI nello specifico settore delle risorse elettroniche. L’obiettivo di tale accordo tra la CRUI e le Istituzioni (Università ed Enti di ricerca) è quella di consentire agli Enti di rendere più fluidi i processi decisionali interni di adesione ai contratti che la CRUI stipulerà, sulla base delle esigenze di ciascuna Istituzione, restando comunque assicurato il rispetto della disciplina legale.

Rimane confermata la possibilità, per gli Atenei, di far aderire all’Accordo anche le Aziende Ospedaliere Universitarie, sottoscrivendo apposita integrazione.

Per il triennio 2021-2024 si manterrà invariata la quota di contribuzione annuale assegnata agli Atenei per il triennio 2018-2020.

L’Assemblea ringrazia il Rettore Ruffo ed approva il suddetto accordo.

 

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Resoconto del 23 luglio 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che comunica che – subito prima dell’Assemblea – si è proceduto alla sottoscrizione ufficiale dell’Accordo di collaborazione tra la CRUI e GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che prevede – tra l’altro - la promozione della cultura della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili negli Atenei, attraverso progetti di ricerca, formazione e sviluppo tecnologico.

Presentazione stato avanzamento PNR - Interviene alla seduta il Prof. Filippo de Rossi che illustra all’Assemblea le linee guida del Programma Nazionale per la Ricerca 2021-2027, riguardo al quale ci sarà la consultazione degli stakeholders nei prossimi mesi di agosto-settembre prima dell’approvazione definitiva in Consiglio dei ministri e dell’invio al CIPE.

Parere sullo Schema di decreto recante i criteri per il riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università statali per l’anno 2020 –  Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente parere da inviare al MUR:

“In riferimento alla nota di codesto Ministero del 21/07/2020, prot. n.2420, relativa all’oggetto, la CRUI esprime parere favorevole.

In particolare, si esprime compiacimento per le risorse a supporto della contribuzione studentesca in risposta a una crisi economica e sociale che investirà nei prossimi mesi il nostro paese. A tale riguardo si sottolinea l’esigenza di mantenere le risorse per l’estensione della No Tax Area anche per i prossimi anni accademici.

Soddisfazione viene infine espressa dalla Conferenza per il recupero, seppure parziale, delle quote per gli scatti stipendiali e per i nuovi piani straordinari per i Ricercatori.

Entrando nello specifico dello schema di decreto, l’Assemblea ha formulato le seguenti proposte:

• Art. 4 - relativamente alle assegnazioni destinate alle università a fini perequativi secondo i criteri e le modalità di cui all’allegato 2 (e in particolare alla quota di salvaguardia), si propone che l’intervallo proposto allo 0%-3% sia modificato nell’intervallo 0%-5%, accettando la proposta del Ministero di avere una soglia minima allo 0% necessaria a preservare gli Atenei in difficoltà, ma contemporaneamente mantenendo lo stesso intervallo dello scorso anno per non demotivare quelli in crescita per le nuove iscrizioni;

• Art. 9, comma d) – si propone di non limitare al solo bimestre, naturalmente a carico dei singoli Atenei, le proroghe di dottorandi che hanno evidenziato difficoltà a chiudere i loro studi a causa della parziale indisponibilità dei laboratori e delle biblioteche delle università in questi mesi;

• Art. 9, comma d) – si propone di incrementare gli interventi di sostegno agli studenti con disabilità, secondo i criteri riportati nell’allegato 5 dello schema di decreto, probabilmente necessari dopo un così difficile semestre;

• Art. 9, comma q) – si esprime piena soddisfazione per la misura introdotta per il ripristino dell’equilibrio di genere. Si propone altresì che l’intervento previsto presenti criteri di riparto di facile implementazione, che siano indirizzati verso gli atenei che adottano il bilancio di genere e che premino misure chiare e trasparenti sul riequilibrio di genere di studenti e di reclutamento di ricercatori, in vista di piani straordinari di ricercatori.”

Parere sullo schema di decreto recante adeguamento delle linee generali di indirizzo della programmazione delle università, di cui al decreto 25 ottobre 2019 (prot. n. 989) - Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea esprime parere favorevole allo schema di decreto presentato.

Aggiornamento attività internazionalizzazione - Il Rettore Tira riferisce relativamente alle attività concernenti l’internazionalizzazione, con particolare riguardo al documento relativo alle misure di sicurezza per il rientro in aula a settembre degli studenti esteri e internazionali predisposto dalla Commissione dei delegati per l’internazionalizzazione, nonché alla sottoscrizione da parte delle Università del Protocollo d'Intesa per il Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo (CUCS).

L’Assemblea designa il Rettore Tira quale referente CRUI per la Rete Scholars at Risk (SAR).

 

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Resoconto del 25 giugno 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che nel mese di luglio il MUR trasmetterà alla CRUI, per i previsti pareri di competenza, lo schema di decreto sui criteri di distribuzione del FFO e lo schema di decreto sui punti organico.

Situazione normativa e provvedimenti in corso – Dopo ampia ed approfondita discussione l’Assemblea approva il seguente documento relativo alle modalità di ripresa delle attività didattiche anno accademico 2020/2021 nelle università:

“Il presente documento riguarda la modalità di svolgimento delle attività didattiche delle università, per il primo semestre dell’anno accademico 2020/2021, secondo quanto previsto dalla nota del Ministero dell’Università e della Ricerca del 4 maggio 2020. Esso prevede le principali misure per l’erogazione della didattica nelle aule universitarie in condizioni di sicurezza.

Le azioni suggerite in questo documento si basano su uno scenario plausibile per il primo semestre del prossimo anno accademico, presupponendo il protrarsi della pandemia a livello globale e nuovi episodi di contagio a livello locale in autunno-inverno. Escludiamo quindi sia scenari più positivi, con la scomparsa della pandemia a livello globale, per i quali sarebbe agevole ripristinare le prassi finora in uso, sia scenari più negativi, con la riproposizione del lock-down di marzo-maggio, che implicherebbero il blocco dei flussi in ingresso, rendendo vana qualsiasi azione da parte degli attori coinvolti nelle procedure di accoglienza. Si propongono, quindi, azioni e riflessioni da attuare.

PREMESSA

Il periodo di emergenza sanitaria connessa alla pandemia da SARS-CoV-2 ha portato alla necessità di adottare importanti azioni contenitive che hanno richiesto la sospensione temporanea di numerose attività.

Tra i primi interventi adottati, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 04 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale, sono stati sospesi i servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore […], ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

Le Università hanno prontamente reagito con forza straordinaria al periodo di lockdown attivandosi sin da subito ad erogare lezioni, esami e sessioni di laurea in modalità telematica. Si è trattato di una risposta immediata che ha richiesto agli Atenei uno sforzo incredibile di riorganizzazione dell’intera didattica. In tutto il territorio nazionale migliaia di insegnamenti del secondo semestre sono stati erogati in modalità telematica permettendo agli studenti di procedere con i propri studi e di non rallentare le loro carriere. L’Università non si è di fatto mai fermata: non solo le lezioni online, ma anche gli esami sono stati erogati in modalità telematica, così come le sessioni di laurea. Dal computer di casa in questi mesi, gli studenti hanno “frequentato le lezioni”, sostenuto esami e si sono laureati.

Dal 23 marzo 2020 il sistema di sorveglianza integrato COVID-19 coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha iniziato a registrare dapprima una stabilizzazione ed in seguito una diminuzione dei nuovi casi di COVID-19 diagnosticati in coerenza con quanto registrato dal sistema di sorveglianza aggregato coordinato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile.

Nel rispetto delle indicazioni che perverranno dalle autorità sanitarie e in linea con la nota ministeriale del 4/05/2020 le università stanno progettando la ripresa per il primo semestre del prossimo anno accademico e comunque fino a quando perdureranno misure restrittive legate all’emergenza.

Ove possibile, la didattica verrà erogata contemporaneamente sia in presenza sia online, delineando una didattica mista che possa essere fruita nelle aule universitarie ma al contempo anche a distanza. È una scelta che non solo denota l’impegno alla riapertura volta a sottolineare l’importanza dell’Università come luogo di ricerca, di scambio e di arricchimento culturale, ma al contempo ne salvaguarda l’inclusione. Tutti gli studenti e le studentesse avranno la possibilità di seguire le lezioni anche se non potranno essere presenti fisicamente negli atenei, ad esempio i numerosi studenti internazionali che per motivi di mobilità non riusciranno ad arrivare per l’inizio del semestre, così come i tanti studenti extraregionali, e gli studenti con particolari patologie per i

quali si sconsiglia la ripresa delle attività in presenza. La modalità online permetterà inoltre di ridurre la numerosità degli studenti e delle studentesse presenti nelle aule in modo da salvaguardare il distanziamento di sicurezza imposto dalle norme sanitarie. Gli studenti potranno seguire i corsi interamente online o in presenza, e nel caso di classi numerose in modalità mista, si potranno organizzare sistemi di turnazione.

Le Università si stanno organizzando al fine di garantire in presenza tutte le attività laboratoriali, le esercitazioni e le attività esperienziali, parte integrante e imprescindibile di una formazione di qualità, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. In questi mesi le Università stanno investendo risorse per l’adeguamento di tutte le strutture tecnologiche delle aule al fine di permettere una didattica online di qualità.

IPOTESI DI RIMODULAZIONE DELLE MISURE CONTENITIVE NELL’UNIVERSITA’

Anche per le attività universitarie, pur in presenza di specificità di contesto, restano validi i principi cardine che hanno caratterizzato le scelte e gli indirizzi tecnici quali:

1. il distanziamento sociale

2. la rigorosa igiene delle mani, personale e degli ambienti;

3. la capacità di controllo e risposta dei servizi sanitari della sanità pubblica territoriale e ospedaliera.

È necessario quindi prevedere specifiche misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e comunicative declinate nello specifico contesto delle Università, tenendo presente i criteri già individuati dal CTS per i protocolli di settore, anche facendo riferimento ai documenti di indirizzo prodotti da ISS e INAIL, ovvero:

1. Il rischio di aggregazione e affollamento e la possibilità di prevenirlo in maniera efficace nelle singole realtà e nell'accesso a queste;

2. La prossimità delle persone (es. studenti, docenti, personale ecc.) rispetto a contesti statici (es. persone tutte ferme in postazioni fisse), dinamici (persone in movimento) o misti (contemporanea presenza di persone in posizioni fisse e di altre in movimento);

3. Raccomandazione di mantenere l’uso della mascherina;

4. Il rischio connesso alle principali vie di trasmissione (droplet e contatto) in particolare alle contaminazioni da droplet in relazione alle superfici di contatto;

5. La concreta possibilità di accedere alla frequente ed efficace igiene delle mani;

6. L'adeguata aereazione negli ambienti al chiuso;

7. L'adeguata pulizia ed igienizzazione degli ambienti e delle superfici;

8. La disponibilità di una efficace informazione e comunicazione;

9. La capacità di promuovere, monitorare e controllare l'adozione delle misure definendo i conseguenti ruoli.

MISURE ORGANIZZATIVE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA IN PRESENZA

1. AULE. Le aule universitarie sono di molteplici tipologie, spesso all’interno di edifici storici, e in genere sono caratterizzate da “sedute fisse”, con distanze non modificabili sia lateralmente che longitudinalmente (comune è la conformazione a gradoni o anfiteatro). Solo in pochi casi, quindi, le postazioni individuali possono essere collocate a distanze predefinite, la cui applicazione può quindi portare a drastiche riduzioni di agibilità delle aule, superiori in molti casi al 70% delle capienze previste. Al fine quindi di utilizzare con efficacia sufficiente le aule universitarie, occorre introdurre un grado di flessibilità nella definizione della distanza minima prevista, prevedendo nel contempo l’uso obbligatorio delle mascherine per tutto il tempo di permanenza nelle strutture didattiche. Nelle aule con posizionamento libero delle sedute degli studenti, le postazioni devono essere collocate alla distanza minima di 1 m. Nelle aule con postazioni fisse è opportuno identificare le postazioni utilizzabili prevedendo una distanza media tra le stesse non inferiore a 1 metro e/o riducendo la capienza finale dell’aula di almeno il 50%. Alle aule, ed agli spazi universitari aperti agli studenti, si applicano procedure di sanificazione quotidiane, secondo le indicazioni dell’ISS previste nella Circolare del Ministero della Salute “Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento” in particolare nella sezione Attività di sanificazione in ambiente chiuso. Nelle aule deve essere inoltre previsto frequente ricambio d’aria (ad esempio prevendendo apertura delle finestre ad ogni cambio di lezione, e comunque non meno di 2 volte al giorno). In ogni aula, e negli spazi comuni, deve essere disponibile un dispensatore di soluzione igienizzante idroalcolica per permettere l’igiene delle mani all’ingresso in aula, favorendo comunque in via prioritaria il lavaggio delle mani con acqua e sapone neutro.

2. SPAZI COMUNI E FLUSSI. Per ogni complesso didattico, devono essere valutati i flussi di entrata ed uscita, gli spostamenti interni, le caratteristiche degli spazi comuni, ecc. e devono essere messe in atto le misure più efficaci per prevenire assembramenti al di fuori delle lezioni in aula. In particolare, è necessario programmare flussi ordinati di studenti, attraverso la predisposizione di vie di ingresso ed uscita definite ed indicate attraverso esplicita cartellonistica, definire capienza e modalità di utilizzo di aree e servizi comuni e, qualora necessario, predisporre orari di inizio delle lezioni non simultanei per permettere flussi di studenti sfalsati temporalmente.

MISURE SPECIFICHE PER I LAVORATORI (DOCENTI, PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO E DI RICERCA)

In riferimento all’adozione di misure specifiche per i lavoratori coinvolti nell’erogazione dell’attività didattica in presenza, nell’ottica del contenimento del contagio da SARS-CoV-2 e di tutela dei lavoratori “fragili”, si rimanda a quanto indicato nel protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid19” del 3 aprile 2020 e nell’art. 83 del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

INDICAZIONI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

È necessario predisporre iniziative di informazione sulle misure di prevenzione e protezione adottate: le Università assicureranno adeguata comunicazione, agli studenti, al personale docente e al personale tecnico amministrativo in modalità telematica (siti web, comunicazioni via mail, webinar dedicati, ecc.).

Verrà predisposta una cartellonistica, chiara e ben visibile che aiuti nella gestione dei flussi in entrata e in uscita e renda evidenti le misura di sicurezza necessarie.

LE CINQUE REGOLE PER IL RIENTRO NELLE AULE UNIVERSITARIE IN SICUREZZA

1. Se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore), NON venire all’Università. All’ingresso dell’Università NON è necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Pertanto, si rimanda alla responsabilità individuale rispetto al proprio stato di salute.

2. Quando sei negli spazi comuni Universitari (aule, laboratori, spazi comuni ecc) indossa sempre una mascherina per la protezione del naso e della bocca.

3. Segui le indicazioni riportate sulla cartellonistica.

4. Nelle aule siediti solo nelle sedute permesse (saranno evidenziate da appositi segnali), evita gli assembramenti (soprattutto in entrata e uscita) e il contatto fisico.

5. Lava frequentemente le mani o usa gli appositi dispenser di soluzioni igienizzanti per tenerle pulite; evita di toccarti il viso e la mascherina.”

Varie ed eventuali - Relativamente al V ciclo di sostegno, l’Assemblea approvata la seguente mozione da trasmettere al MUR:

“Recentemente è stato inserito all’interno del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito in Legge in GU del 06 giugno 2020, il seguente comma:

Art. 2 comma 08. Ai fini dell'accesso ai percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, in riconoscimento dell'esperienza specifica maturata, a decorrere dal V ciclo i soggetti che nei dieci anni scolastici precedenti hanno svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, valutabili come tali ai sensi dell'articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, sullo specifico posto di sostegno del grado cui si riferisce la procedura, accedono direttamente alle prove scritte.

Tale comma genera la necessità di una rivisitazione dell’intero regolamento di cui al sopra citato DM 249, in quanto nascono numerose problematiche che devono essere definite quanto prima.

Ad esempio, vengono a mancare sia le modalità con cui valutare il punteggio degli esentati, sia l’identificazione del numero di partecipanti alle prove preselettive da ammettere alle successive fasi concorsuali, così come andrebbe valutato se e come modificare le prove successive non più rivolte ad un numero di persone noto (il doppio dei posti disponibili), bensì rivolte ad un numero di candidati dipendenti anche dal numero degli esentati.

Dando la disponibilità della CRUI a collaborare all’individuazioni delle soluzioni migliori e compatibili con la particolare situazione degli Atenei, si chiede di procedere quanto prima essendo i bandi per gli aspiranti partecipanti aperti ed i candidati in attesa urgente di chiarimenti.”

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Resoconto del 21 maggio 2020

Dopo l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente, il Presidente passa alle comunicazioni, informando che il 5° Reparto - Innovazione Tecnologica del Segretariato Generale della Difesa sta istituendo un bacino di esperti governativi e non, provenienti dall'Amministrazione Difesa, dal CNR e dalle Università e dal settore industriale al fine di supportare le attività di indirizzo e coordinamento della Ricerca scientifica e tecnologica di interesse della Difesa.

Il bacino, denominato "Gruppo Tecnologico Integrato (GTI)", sarà moderato e diretto dal 2° Ufficio Programmi, Strategia di Ricerca e Pianificazione e lavorerà su 11 settori tecnologici al fine di:

- esaminare le risultanze del monitoraggio tecnologico, ovvero di progettualità "ad hoc", operato in ambito NATO ed EU;
- individuare progettualità che rivestono interesse nazionale da proporre nell'ambito European Defence Fund (EDF), di prossimo avvio (2021-2027), lavorando in seno all’Agenzia Europea per la Difesa (EDA), al fine di definire priorità;
- contribuire alla redazione delle traiettorie di natura tecnologica, organizzativa e finanziaria nelle aree tematiche di interesse della Difesa per l'arco temporale 2021-2030;
- proporre temi per attività del Cooperative programme of work della NATO Science and Technology Organization (STO).

Il GTI costituirà inoltre il naturale bacino cui il 5°Reparto indirizzerà la valorizzazione dei risultati dei programmi di ricerca nonché le iniziative future in ambito nazionale ed internazionale.

Per la parte universitaria, l’Ufficio II si è rivolto alla CRUI con la richiesta di collaborare a:

a) individuare un bacino di esperti universitari negli 11 settori identificati;

b) più in generale facilitare, ove richiesto, contatti e comunicazioni con i diversi gruppi che operano sulle tematiche di Ricerca e Sviluppo di interesse della Difesa.

Per il punto a) verrà inviato dalla Segreteria CRUI agli atenei un file per la segnalazione di esperti, idonei a contribuire all’iniziativa, anche selezionando solo alcuni settori (e comunque segnalando al massimo un esperto per settore tecnologico).

Situazione normativa e provvedimenti in corso - Il Presidente riferisce relativamente alle misure in materia di università e ricerca presenti nel Decreto-legge “Rilancia Italia” recentemente approvato dal Governo:

- Il «Fondo per le esigenze emergenziali» è incrementato di 62 ml€ (che si aggiungono ai 50 ml€ del DL «Cura Italia») per supporto agli studenti, interventi di sanificazione e investimenti sul digitale;
- Il «Fondo per il finanziamento ordinario» è incrementato, per il 2020, di 165ml€ al fine di riconoscere al maggior numero di studenti l’esonero, totale o parziale, della contribuzione (allargamento NO Tax Area);
- Il «Fondo per il diritto allo studio» è incrementato, per il 2020, di 40 milioni di euro;
- Sono stanziati 15 ml€ per la borsa di studio degli studenti del dottorato iscritti all’ultimo anno, che fanno richiesta di proroga, non superiore a due mesi, del termine finale del corso; 
- Proroga della durata massima degli assegni di ricerca, a carico degli Atenei;
- Proroga dei vincoli sul fabbisogno finanziario al 2023;
- Un Fondo pari a 200 ml€, a decorrere dal 2021, per un piano di assunzione di ricercatori TDB (circa 3300) e ulteriori 50 ml€ per assunzione di ricercatori negli enti pubblici di ricerca;
- Un Programma di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) con un incremento pari a 250 ml€ per l'anno 2021 e di 300 milioni di euro per l'anno 2022 al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST); 
- L’incremento del Fondo per il finanziamento ordinario di 100 ml€ per l’anno 2021 e 200 ml€ a decorrere dall’anno 2022. Il Presidente comunica inoltre che sono in fase di registrazione: 
- Il Decreto sulla ripartizione del fondo per il sostegno alle «infrastrutture tecnologiche per la digitalizzazione della didattica e degli altri servizi agli studenti»;
- Il Decreto sulla ripartizione dei 1600 Ricercatori di tipo B;
- Il Decreto sulla ripartizione del Piano Straordinario di Associati (riservato ai Ricercatori a tempo indeterminato).

Intervento del Rettore Pietrabissa per presentare le opportunità del MISE sul trasferimento tecnologico - Il Rettore Pietrabissa illustra le opportunità offerte dal Ministero per lo Sviluppo Economico relativamente ai progetti riguardanti il trasferimento tecnologico, con particolare riguardo alle seguenti azioni:

- Proof of Concept (PoC);
- Rafforzamento del personale per gli uffici di valorizzazione della ricerca;
- Piattaforma Knowledge Share;
- IP Award + EXPO Dubai 2021;
- Giornata dell’innovazione nelle Università;
- Rassegna degli strumenti finanziari per l’innovazione;
- Esperti per la «sorveglianza» dell’innovazione

Aggiornamento Commissione Didattica - Il Rettore Betta riferisce sulle attività della Commissione Didattica, con particolare riguardo alla situazione dei diversi Atenei relativamente alle modalità di svolgimento di esami e lauree nella fase 2 (Distanza/Presenza). Per quanto riguarda la fase 3 tutte le Università stanno lavorando su soluzioni blended di vario tipo.

La Commissione Didattica sta inoltre lavorando relativamente al Progetto Interministeriale sull’Orientamento (a tale riguardo è di prossima emanazione una nota congiunta dei Ministri Azzolina e Manfredi), avente tre direttrici:

- Orientamento Informativo: Universitaly e siti di orientamento degli Atenei;
- Orientamento formativo: sito INDIRE; 
- Orientamento vocazionale.

Aggiornamento Commissione Affari Internazionali - Il Rettore Tira riferisce relativamente alla Commissione Affari Internazionali, con particolare riguardo al programma di lavoro CRUI International 2020.

Obiettivi a medio termine:

- Contribuire all’aggiornamento della «Strategia per la promozione all’estero della formazione superiore Italiana 2017/2020»;
- Aggiornare il documento CRUI «L’internazionalizzazione della formazione superiore in Italia. Le università»;
- Promuovere l’attrattività verso gli studenti internazionali;
- Verificare e aggiornare il programma Marco Polo/Turandot;
- Consolidare la collaborazione con MAECI per la promozione del Sistema universitario italiano.

Obiettivi a breve termine:

- Promuovere il sistema universitario italiano nel mondo, le potenzialità/attrattività del sistema paese e la capacità di reazione alla pandemia;
- Promuovere l’attrattività verso gli studenti internazionali in fase 3, affrontando le problematiche organizzative generali; 
- Promuovere la continuazione del programma Marco Polo/Turandot;
- Coordinare le attività del programma Erasmus+ nella Fase 3.

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